Le 4 principali tematiche macroeconomiche che hanno generato la crisi del 2008 sono: la politica sociale degli Stati Uniti d'America, le conseguenze del WTO, la politica monetaria degli USA e gli effetti della titolarizzazione del debito. Nel precedente articolo abbiamo descritto le prime 2 adesso discutiamo le altre.
- Titolarizzazione del debito
Il montante di massa finanziata in questi ultimi anni è stata talmente imponente che gli istituti di credito sono arrivati a un punto di saturazione, oltre non potevano più erogare. Questo perché vi sono dei quozienti di patrimonio che stabiliscono quanto una banca può prestare in base alle proprie risorse e quando arriva ad essere satura, non può far altro che fermarsi.
Siccome il volano, in termini di erogazione di credito, volava talmente veloce per farlo fermare, le banche si sono inventate le titolarizzazioni, cioè hanno creato dei meccanismi che gli hanno consentito, tramite uno snellimento di bilanci, di continuare a far debito.
Quindi la banca ha creato le titolarizzazioni, non per liberarsi dei titoli tossici, come oggi ci raccontano, ma per continuare ad erogare sempre più credito, perché erogando si guadagna tramite le commissioni e lo spread.
Oggi la migliore rappresentazione degli effetti della titolarizzazione è data da un serpente che si morde la coda, ovvero che si autoavvelena, perché il mercato sta portando a questo tipo di dimensione.
- La politica monetaria degli USA
Dopo il 2001, e cioè dopo la caduta delle Torri Gemelle, si sono verificate le condizioni per cui il mercato sembrava arrestarsi.
Alan Greenspan (ex governatore della FED) abbassando violentemente i tassi di interesse dal 6% all'1% in neanche 2 anni non ha fatto altro che invogliare la gente e le aziende ad indebitarsi perché il denaro costava poco. Nel giro di altri 2 anni, il suo successore Ben Bernanke (attuale governatore della FED), ha iniziato a rialzarli quasi alla stessa velocità, creando così una spaventosa tonnara sociale.
Negli anni di discesa dei tassi coppie giovani, famiglie, padri di famiglie e anche aziende hanno rinegoziato e si sono indebitati, considerando che i piani di ammortamento e di rientro fossero pari a quelli degli ultimi 2 anni. Purtroppo non è stato così, perché quello che è accaduto tra il 2003 e il 2005 è stata un'epoca completamente e se stante e che probabilmente non rivedremo più. In questa rete ci sono caduti tutti, e come i tonni, sono stati percossi.
Tutto ciò ci induce a pensare che questa situazione sia stata voluta ovvero che qualcuno abbia fatto di tutto per far si che la maggior parte della gente si indebitasse per tenerli a vita con il cappio alla gola.
Questo perché quando una persona è indebitata è continuamente sotto pressione, e il continuo terrore di soccombere finanziariamente, perdendo così tutto ciò che ha costruito, lo porta a perdere la serenità. In queste condizioni nessuno ha voglia di controbattere il sistema, di studiare e di informarsi, quindi nessuno ha voglia di togliere alle banche centrali l'egemonia del sistema.
Queste sono le 4 tematiche che, tutte in epoche temporali diverse, adesso stanno producendo delle conseguenze che percepiamo tutti quanti.
Dopo il '29 una delle prime soluzioni che vennero proposte da quasi tutti gli stati per ovviare ai problemi, fu il protezionismo. Oggi però non è più possibile, perché abbiamo un pianeta privo di compartimenti stagni, quindi nessun paese può chiudersi su se stesso. Questo ci fa capire che questa crisi è molto più grave rispetto a quella del 1929.
Nel prossimo articolo spiegheremo le conseguenze che questa emergenza porterà alla nostra economia locale, e quali secondo noi potranno essere le soluzioni applicabili che ci consentiranno di uscirne quasi indenni. Vi anticipiamo che come sempre i nostri politici stanno prendendo decisioni diametralmente opposte e che purtroppo ci stanno portando verso uno scenario argentino.
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