Entro fine anno il Piano di rientro sanitario in Puglia porterà a conclusione la sua fase, eliminando gli ultimi 800 posti letto dei 2.200 previsti e convertendo, in alcuni casi, anche ospedali in poliambulatori. A Polignano, il servizio 118 e quello di continuità assistenziale (ex guardia medica) rischiano di subire, dunque, un forte ridimensionamento.
La sveglia è suonata e la popolazione non può rimanere passiva dinanzi ad un argomento così importante come la propria vita. È giunto il momento, infatti, che siano i cittadini stessi a prendersi cura della propria salute promuovendo quella che può essere la vera alternativa ad una politica che si è interessata solamente di organizzare consigli comunali di facciata o che ha ben pensato di tagliare la spesa sanitaria senza preoccuparsi della povera gente.
Ora che abbiamo visto, purtroppo sulla nostra pelle, i frutti dell’azione politica degli ultimi anni, non ci resta che adottare misure innovative.
Il nostro esempio sono i comuni virtuosi come Toirano, in provincia di Savona, e San Giorgio Piacentino in Emilia. La nostra risposta alla sanità negata è il “Centro Infermieristico Comunale”. Un progetto che può diventare un vero e proprio bene per tutta la comunità e che può essere realizzato semplicemente con il supporto degli operosi rappresentanti delle associazioni di volontariato del paese, personale specializzato disposto a collaborare, medici di famiglia e chiunque voglia dare un contributo in termini di collaborazioni anche part-time.
Un progetto che potrebbe permettere a cittadini e turisti di poter usufruire di semplici servizi di base che sono diventati ormai un complicato problema per i più deboli.
Così potrebbero bastare, come accade in provincia di Piacenza, appena 5 euro per un’applicazione/rimozione di catetere o per una medicazione semplice, 3 euro per la prova glicemica ed appena 1 euro per la prova pressione e la frequenza cardiaca.
Diverse potranno essere le forme di finanziamento: dai fondi del bilancio comunale agli sponsor di piccole-medie imprese del territorio, sino al piccolo contributo dei singoli cittadini.
Comunicato permanente alla partitocrazia: “In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio.”