Evitato rogo di assessori a Polignano a Mare
Il 1° maggio in piazza San Benedetto avete assistito ad un gesto più unico che raro nella politica italiana, qualcosa che dovrebbe essere normale e che invece risulta eccezionale.
Ci riferiamo alla presentazione della squadra di governo, prima delle elezioni, del MoVimento 5 Stelle.
Le altre formazioni politiche si sono guardate bene dal farlo, adducendo motivazioni al limite dell'omertà, del tipo “non vogliamo bruciarli”, “poi si vedrà, perché bisogna trattare”, “vedere chi si impegna di più in campagna elettorale”.
Dietro la prima motivazione è ben chiaro cosa si nasconde: promesse a trattativa privata con personaggi che spunteranno fuori in un secondo momento e che non si vogliono “bruciare” nel senso che si riservano di offrirsi al miglior acquirente durante la campagna acquisti. Si sentirebbero bruciati perché, qualora non venissero nominati, si troverebbero ad aver rese pubbliche le proprie idee (si fa per dire!) e la vicinanza ad uno o l'altro schieramento, cosa che per una persona con un minimo di senso civico dovrebbe essere naturale.
Insomma si riservano di mettersi sul mercato boario per salire sul carro che ritengono più conveniente.
Dietro, naturalmente, c'è anche di peggio, ci sono appalti, piani di lottizzazione, acquisti e vendite di terreni conoscendo già la destinazione d'uso ed altre magagne.
Secondo la logica perversa di queste trattative, bruciarsi vuol dire esattamente rischiare di perdere opportunità di affare e di malaffare.
Non abbiamo pregiudizi verso alcuno, ma la storia della politica nazionale e locale, fino ad oggi ci ha mostrato che le cose stanno così.
Altra logica subdola e praticata regolarmente è quella dei portatori di voti, detti anche “grandi elettori”, a volte trombati, che nella peggiore delle ipotesi si vedono garantire un “riciclaggio” (fossero così bravi a riciclare i rifiuti!).
Già la politica è in piena decadenza, la campagna elettorale, di solito, ne è la forma perversa, superficiale, fatta con toni da imbonitori che sembrano rivolti ad un popolo analfabeta ed inconsapevole di tutto. Non era così neanche nei secoli precedenti.
Se dalla politica escono fuori certi personaggi, figuriamoci dunque da una campagna elettorale che prevede un premio per galoppini e mendicanti di voti. Il cittadino dunque può scegliere soltanto in misura di 1/6 della squadra di governo del suo paese, il resto verrà fuori dal cilindro di qualche mago da spettacolo di varietà di quart'ordine.
Quest'anno invece ci sarà la possibilità, votando il MoVimento 5 Stelle, di sapere esattamente chi si occuperà della nostra salute, dell'ambiente in cui viviamo, di agricoltura, di tasse, bilanci, servizi sociali, cultura, istruzione, turismo e tutto ciò che riguarda la qualità della vita nel nostro paese.
Nei momenti di forte crisi bisogna cogliere le opportunità di cambiamento, i tempi sono maturi per una rivoluzione, pacifica ma inesorabile.
Votate MoVimento 5 Stelle.