1) Perché la scelta di scendere in campo con il Movimento 5 Stelle? Dal tuo punto di vista, cambia qualcosa dal fare politica con un qualsiasi altro partito? Se sì, perché?
Premesso che a “scendere in campo” sono solo i calciatori e Silvio Berlusconi, ho scelto il Movimento 5 Stelle perché mi sento finalmente rappresentata, ho ritrovato tutto quello in cui credo per cui voglio e sento il dovere di lottare: democrazia diretta e partecipativa, legalità, ecologia ed energie rinnovabili, sviluppo sostenibile, informazione libera, acqua pubblica, rifiuti zero.. Da quando faccio parte del Movimento ho capito il reale significato della frase “
Libertà è partecipazione”, lamentarsi e delegare non funziona, perciò discutiamo dei problemi del paese e cerchiamo di produrre proposte e progetti alternativi insieme. E poi da noi non circolano soldi, togli i soldi dalla politica e la politica diventa passione. Il Movimento è trasparenza, è libero dalle logiche e dalle gerarchie dei partiti. Quello partitico, così com'è ora, è un sistema che non regge più perciò va cambiato.
2) Oggi il M5S a Polignano non ha un suo rappresentante in Consiglio. Come ben saprai , la fiducia data al vostro candidato sindaco, Giuseppe L’Abbate, non è stata pari a quella data al gruppo in se per se. Cosa non ha funzionato? Quanto è difficile, soprattutto per voi giovani, fare politica oggi a Polignano?
Ho assistito allo spoglio ed ho visto una dispersione di voti assurda, ho visto voti divisi tra Giuseppe e candidati di altre coalizioni con abbinamenti davvero poco probabili! Ho visto anche voti a Bovino divisi con la coalizione di sinistra e quelli a Vitto con liste di destra! Questo accade quando una legge truffa come quella del voto disgiunto viene propagandata da anni confondendo i cittadini, così come il problema del “voto obbligatorio” al parente, all’amico, al datore di lavoro. Chi vota dovrebbe sentirsi libero di scegliere chi crede possa meglio amministrare, dobbiamo imparare a svincolarci da queste dinamiche. Durante la campagna elettorale avevamo ribadito l’importanza del voto alla lista, di non cedere al voto disgiunto. Evidentemente non è bastato.
Fare politica in tenera età a Polignano non è facile, dato che siamo abituati ai soliti noti da trent’anni. Anche la macchina burocratica è al quanto complessa e c’è chi ancora si stupisce (e infastidisce!) che dei ragazzi facciano semplicissime richieste di accesso agli atti! Ma sia chiaro, il problema non è l’età anagrafica in sé, ma chi dimostra di essere ancora attaccato solo alla poltrona o a vecchi modi di pensare ed è quindi incapace di progettare e rivedere il paese secondo le esigenze e le tecniche del nostro tempo.
3) Che voto daresti da 1 a 10 a questi primi 4 mesi di Amministrazione Vitto? Perché?
Voto 5, perché hanno deluso le aspettative dei cittadini. A cominciare dal bando dei rifiuti: quando erano all’opposizione lo volevano (giustamente) annullare e adesso che ne hanno piene facoltà non lo fanno. Non lo fanno perché non hanno le alternative e quella fornita da noi (strategia rifiuti zero) non l’hanno presa neppure in considerazione. Trovo davvero assurdo che un assessore dica che la causa del paese sporco è dei cittadini. Così come trovo assurde le diatribe all’interno della maggioranza, ulteriore segnale di una coalizione nata solo per vincere le elezioni. Per non parlare di tutte le belle promesse elettorali, certo non potevano realizzare la zona PIP in due mesi ma avrebbero dovuto per lo meno avviare un progetto coinvolgendo gli artigiani, così come per la riqualifica della pista ciclabile o il WiFi libero. “Il cittadino al centro della vita amministrativa”, “Massima trasparenza”, ma dove?
Intervista pubblicata sul numero de "La Voce del Paese" in edicola giovedì 27 settembre 2012, rilasciata dall'attivista Annamaria De Donato.