Uno spot dell’Agenzia delle Entrate recita: “Se tutti pagano le tasse, le tasse ripagano tutti”. Se si seguono le vicende di cronaca sulla stampa, però, si apprende come la realtà appaia diversa. L’arresto dei vertici della Tributitalia S.p.A. ha nuovamente scoperchiato il vaso di Pandora. Cosa esce da questo vaso? Un coacervo di personaggi che ci piace definire la vera “antipolitica” italiana che nuoce al cittadino.
L’esattore Beppe Saggese è solo una piccola pedina di Tributitalia: perché nel 2010 questa società colabrodo fu reintegrata con una norma detta appunto "Tributitalia". Tale norma consentì alla società di utilizzare la “Legge Marzano” per il concordato delle grandi imprese in crisi.
Questa è una cosa vergognosa. Un'azienda truffa i contribuenti e i loro Comuni per milioni di euro nel lontano 2008, ma continua a riscuotere i tributi, costringendo gli stessi contribuenti ad autotassarsi ulteriormente nel 2010 per sostenere economicamente un’azienda che, in fondo, non ha fatto altro che truffarli. Vien voglia di sapere, dunque, chi sono i politici che hanno insediato Saggese e quali hanno voluto e votato la norma per salvare Tributitalia. Ma soprattutto, venire a conoscenza della fine dei € 300.000 sottratti alle casse del nostro Comune e finiti nell’idrovora Tricom.
Per quanto riguarda le responsabilità politiche sulla questione, sono da spartirsi tra il centrosinistra (in primo luogo) ed il centrodestra che, all’opposizione, ha mancato il suo compito principale, non vigilando e non controllando l’aggiudicazione del bando. Le loro “discussioni politiche” erano centrate tutte sui presunti favoritismi ai singoli amici, mentre tutti i polignanesi – ignari – pagavano di tasca propria una scelta, a dir poco, scellerata! Al nuovo(???) centrosinistra il Movimento 5 Stelle chiede quali garanzie abbiano ora i cittadini che questo consistente ammontare di soldi venga recuperato? Cosa si sta facendo in merito?
E poi, oltre al danno, la beffa. La nuova Amministrazione cosa ha fatto nei primi 100 giorni? Ha aumentato le tasse locali. In un periodo di ristrettezze economiche, come se non bastasse ci si ritrova a pagare più volte le tasse anche a causa degli omessi controlli o dell’incapacità di questa classe “antipolitica” che ha governato negli ultimi 20 anni. Questo caso dimostra come la tanto sbandierata privatizzazione dei servizi locali, spesso si rivela un'arma a doppio taglio per le Amministrazioni locali e soprattutto per i contribuenti. Noi riteniamo che la riscossione dei tributi locali debba essere gestita dal Comune stesso, tramite risorse interne, visto il consistente numero di dipendenti e dirigenti comunali.
Forse è il caso che gli amministratori succedutisi in questi anni si mettano una mano sulla coscienza e pensino seriamente a risanare di tasca propria i bilanci in rosso che loro stessi hanno creato, senza far ricadere per l’ennesima volta sugli inconsapevoli cittadini, tenuti all’oscuro di tutto, le colpe della casta politica.
Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."