Dopo l'incontro di ieri (
31 Ottobre) tra Vendola, Giunta Regionale e il Sindaco di Monopoli Romani, le dichiarazioni da ogni parte parevano soddisfatte e soddisfacenti. Tutto a posto. Tornano i posti letto di pediatria e potenziata la cardiologia. Ancora qualche "piccola" bugia.
Basta controllare le ultime delibere ASL, con quella di ieri 31 Ottobre (la n. 1849), sono stati
ripristinati solo i 10 posti di pediatria e ricancellata la neonatologia, in questo caso
tutto come prima.
La cardiologia, invece, dovrà chiudere il reparto di UTIC perdendo i relativi 8 posti letto e gran parte del personale (da 17 a 9 medici, da 27 a 19 infermieri) proprio come da riordino ospedaliero deliberato precedentemente dalla regione. . Quindi, in cosa viene potenziata questa cardiologia?!
A voler essere precisi nella delibera di ieri viene
confermato il declassamento dell’intero dipartimento di emergenza (comprendente cardiologia, rianimazione, anestesia, pronto soccorso)
a dipartimento di primo livello (significa di fatto meno servizi), mentre quelli di secondo livello sono tutti su Bari.
È ancora possibile affermare che l’assistenza sanitaria sarà la stessa di qualche mese fa?
I (mis)fatti della cardiologia erano già presenti nella delibera del 29 Ottobre (la n.1843) insieme alla cancellazione di pediatria, sempre come da riordino ospedaliero deliberato precedentemente dalla regione, per cui le dichiarazioni rilasciate nella stessa data dal
Sindaco Vitto,
Attolini (Ass. Regionale alla Sanità) e Risimini (PD Monopoli) che sostenevano la non chiusura dei reparti e il mantenimento degli stessi servizi sono
doppiamente false. Adesso si vantano di aver salvato la pediatria anche grazie ad una delibera di giunta, ci viene da ridere! Pediatria che, ripetiamo, è stata ripristinata solo il 31 Ottobre cioè dopo l’incontro con Vendola.
I nostri politici continuano a fare disinformazione e false rassicurazioni.
Resta ancora da chiarire la storia del declassamento dell'intero ospedale da struttura complessa a struttura semplice, cioè senza dirigenza sanitaria.
Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."