Nonostante le centinaia di manifestanti che hanno assediato la sede della Regione in via Capruzzi a Bari per chiedere lo stralcio della megadiscarica Martucci, martedì 15 ottobre è stato approvato con 32 voti favorevoli e 17 contrari il Piano Regionale dei Rifiuti. Alla manifestazione di protesta hanno partecipato alcuni alcuni di noi dell’associazione Polignano R-Evolution (unica rappresentanza polignanese per strada, mentre in Aula si è visto l’ass. Daniele Simone) che hanno raccolto l’invito dei comitati “Chiudiamo la Martucci” di Mola e “Riprendiamoci il Futuro” di Conversano così come i K-Tost (ultras del Mola Calcio), Legambiente, i ragazzi degli Istituti Superiori di Mola e tanti semplici cittadini di Conversano e Mola. La protesta è iniziata alle 9:30 circa all’ingresso della Regione dove ci sono stati cori di protesta accompagnati dall'incessante suono dei fischietti. Alle 11.00 ha preso la parola Vittorio Farella del comitato “Chiudiamo la Martucci” spiegando i motivi della protesta: “La discarica Martucci è ancora al vaglio dell'attività investigativa e giudiziaria, ci sono prove della tossicità dei rifiuti in essa presenti e inoltre si è riscontrato che a monte non si sarebbe nemmeno potuta costruire in quella zona una discarica visto che è sono presenti numerosi varchi naturali nel terreno che portano alla diffusione del percolato su una zona molto più ampia rispetto alla discarica in sé”. Per dare una scossa alla protesta, inoltre, Farella ha invitato tutti a occupare via Capruzzi bloccando il traffico veicolare.
Era un nostro dovere partecipare a questa manifestazione, non fosse altro per sensibilizzare i nostri concittadini . Conversano non è così lontana e le falde inquinate potrebbero mettere a rischio i nostri campi e le nostre colture nonché la nostra salute. Una delegazione dei manifestanti è stata invitata in Aula, dove una donna ammalata di cancro ha cercato di far comprendere agli amministratori regionali la gravità della scelta che si è poi effettuata togliendosi la parrucca e mostrando gli effetti sul suo corpo del male incurabile che l’affligge. Niente da fare: la Martucci è nel Piano Regionale dei Rifiuti per volere della Giunta guidata da Vendola, leader di Sinistra Ecologia e Libertà.
“Davvero continuo a non comprendere come l’Ass. Nicastro continui ad ignorare la Direttiva 2008/98/CE che recepisce al suo interno quella che oggi è una realtà che assicura risultati eccellenti: la Strategia Rifiuti Zero – dichiara il deputato del M5S Giuseppe L’Abbate – Si è preferito approvare, invece, un piano nato già vecchio e che ancora non recepisce la disastrosa e drammatica situazione della megadiscarica Martucci: chiara ai cittadini, alla Magistratura nonché al Ministero che si costituirà parte civile (dopo un'interrogazione di L'Abbate) nel processo in corso ma non, purtroppo, ai politici alla guida della Regione Puglia. Un Piano Rifiuti spacciato per innovativo – conclude L’Abbate – ma che non convince neppure gli stessi esponenti della maggioranza che lo tacciano di essere in grado di raggiungere a malapena il 30% della differenziata”.
Amati del PD, infatti, ha presentato un sub-emendamento per prevedere “lo stralcio dell’impianto così individuato dal presente Piano, sostituendo le necessità derivanti dalla sua disattivazione con altri impianti siti ed in esercizio sull’intero territorio regionale, qualora ed auspicabilmente una diversa organizzazione amministrativa degli ATO (unico) renda possibile il loro utilizzo”.
La Puglia, intanto, nel ciclo illegale dei rifiuti occupa stabilmente la terza posizione (dati Rapporto Ecomafia 2013), ma con un significativo aumento degli illeciti (+24%). Le infrazioni accertate salgono a 522 con 691 persone denunciate, 15 arrestate e 344 sequestri effettuati: la maggior parte delle infrazioni accertate proprio in provincia di Bari (185).
La Puglia rimane la base logistica, la porta d’ingresso o d’uscita per i traffici internazionali di rifiuti. I fronti caldi sono sempre i grandi porti di Bari e Taranto.
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Domani, domenica 20 alle ore 10, intanto è prevista la visita guidata all’ecomostro Martucci con il dottor Pietro Santamaria autore del libro di denuncia “L’ultimo chiuda la discarica”.
Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."
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