Egregio Direttore Magistà,
è con sommo dispiacere che le chiediamo cortesemente spazio sul suo settimanale per poter replicare alle corbellerie che, in malo modo e grossolanamente, l’Amministrazione comunale ed il Primo Cittadino hanno elargito copiosamente nei nostri confronti.
Riteniamo, infatti, che la Giunta Vitto e la maggioranza di centrosinistra abbiano toccato il punto più basso, non solo della loro “gestione” della cosa pubblica, ma dell’intera storia politica del nostro Paese. La politica delle chiacchiere, delle menzogne, delle millanterie ha preso pieno possesso della pubblica discussione. Lo ha fatto a livello nazionale dove si proclamano cancellate le province ed è falso, dove si annuncia lo stop al finanziamento pubblico ai partiti ed è falso (e ci fermiamo qui). E sembra che l’insegnamento della convention PD di Milano sia giunto sino a Polignano. “Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità”, lo diceva Joseph Goebbels, Ministro della Propaganda durante il Nazismo che pare il nuovo mentore dei nostri amministratori locali. Qui non parliamo di opinioni differenti, parliamo di fatti.
Ma andiamo con ordine. È un fatto che da tre anni ripetiamo di abbandonare il bando della raccolta dei rifiuti perché a totale vantaggio dell’azienda. È un fatto che i cittadini oggi, tra mille difficoltà, fanno la differenziata ma vengono “premiati” con una TARSU sempre maggiore. Per il Sindaco risparmiamo: e pensare che per alcune componenti della sua stessa maggioranza non è neppure così! Noi abbiamo proposto, da sempre, la TIA con cui davvero “più differenzi, meno paghi”. Con un risparmio non solo per il 2013, ma per sempre. Ovviamente Vitto è stato sordo. Ci accusano di non essere collaborativi quando come forza extra-consiliare abbiamo presentato a questa Amministrazione “appena” 32 proposte solamente nell’ultimo anno.
Abbiamo chiesto di lavorare assieme sulla questione dell’elettrodotto Enel e mentre loro cercavano ancora la documentazione (per ammissione dello stesso Lomelo), abbiamo presentato una interrogazione parlamentare al Ministro dell’Ambiente Orlando. E, vista la regnante confusione, non ci rimaneva che contribuire al loro operato consegnando tutti gli atti sulla questione: un nostro Attivista è stato persino aggredito verbalmente nell’Aula consiliare e la dottoressa Lofano ci ha accusati di essere “strumentali e pretestuosi”. Ora cantano vittoria per una sospensiva del TAR (ribadiamo: sospensiva): bene, siamo contenti anche noi, perché il nostro è un obiettivo teso al bene comune e non di certo a mettere cappelli o bandiere su determinati argomenti, magari rischiando di fare un danno all’intera collettività. Perché non hanno “sfruttato” l’occasione di avere due parlamentari di Polignano e li hanno lasciati soli nella ricostruzione delle vicende dell’elettrodotto? Perché non hanno “sfruttato” i due parlamentari sulla megadiscarica Martucci (un mostro ecologico sul cui danno ambientale sta indagando la Magistratura), dove regna il silenzio ed il menefreghismo di questa Amministrazione? Perché dagli altri territori giungono proposte e suggerimenti che hanno portato L’Abbate e Scagliusi a redigere più di 30 atti parlamentari e 3 proposte di legge e da Polignano questa classe politica coglie solo il pretesto per fare polemiche spicciole e mistificazioni? È un fatto che abbiamo proposto alla – sinora silente – Assessora alla Cultura Marilena Abbatepaolo di cogliere l’opportunità dei lavori in piazza Moro per recuperare reperti storici e archeologici che potrebbero destagionalizzare il turismo dando nuova linfa all’economia polignanese. Lo abbiamo fatto basandoci su studi e tesi di laurea, su documenti: su fatti! Fatti che il Sindaco e l’Ass. Abbatepaolo hanno ascoltato con le loro orecchie a Milano direttamente dallo studioso Carlo De Luca durante la festa dei “Polignanesi in Lombardia”. Non ci siamo inventati nulla. L’Amministrazione, invece di aprire al dialogo, al confronto e vagliare questa opportunità, pensa bene di affermare che volevamo “bloccare i lavori, per colpire i commercianti di piazza Moro” (Vitto). E parla di “ben due denunce scritte” (Lomelo): tutto ciò è semplicemente falso!
Invitiamo ufficialmente ad un dibattito pubblico dove potranno pure mostrarci la denuncia scritta a nostro nome. Vediamo se, oltre a non sapere leggere la documentazione e a non conoscere le procedure amministrative dato che non hanno comunicato il progetto come prescritto dalla legge alle due Sovrintendenze (nonostante 30 anni e passa in politica, e meno male che siamo noi 5 Stelle gli “sprovveduti”!), saranno anche in grado di inventarsi documenti di sana pianta! Peraltro il vostro stesso giornale ha scritto che “i lavori in piazza Moro non sono mai stati bloccati”, quindi le accuse che le truppe cammellate del centrosinistra stanno muovendo nei confronti del M5S di Polignano su cosa si basano? Sulla pura voglia di screditare? Per il bene del nostro Paese vi invitiamo a la-vo-ra-re e a non perder tempo in falsità, menzogne, bugie atte a screditare e a gettar deliberatamente fango, ai limiti della calunnia. Per noi la politica è un modo per dare il proprio contributo al bene comune. Un apporto che ognuno prova a dare a prescindere dalle cariche. Poltrone di cui non andiamo minimamente alla ricerca: con noi dopo due mandati (a qualsiasi livello!) si va a casa. L’Amministrazione Vitto è composta, invece, da veri e propri politici di professione che forse – forse eh! – puntano ad altro.
Gandhi diceva: “Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci”. Siamo ben contenti di esser già giunti alla terza fase anche qui a Polignano. E attendiamo con piacere che l’Amministrazione colga il nostro invito al dibattito pubblico. Grazie Direttore per averci concesso spazio sulla sua testata per ristabilire un minimo di verità fondata, dinanzi all’infondatezza delle falsità.
Auguriamo a tutti un 2014 sereno e proficuo, soprattutto alla nostra Amministrazione.
Attivisti MoVimento 5 Stelle Polignano
Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."