Entro ieri (31 Gennaio), l’Amministrazione di Polignano avrebbe dovuto preparare un piano comunale anticorruzione, come stabilito l’11 settembre scorso dalla CIVIT (Autorità Nazionale Anticorruzione) in base alla legge n. 190 del 2012. Secondo il Piano Nazionale, infatti, ciascuna amministrazione dovrà adottare e comunicare al Dipartimento il proprio Piano Triennale di Prevenzione, che di regola include anche il Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità, entro il 31 gennaio, già prorogato dal 31 dicembre 2013. A Polignano, l’Amministrazione ha dunque chiesto ai cittadini di dare suggerimenti e farli pervenire entro martedì (28 Gennaio) scorso. Non è stato facile presentare dei suggerimenti perché, a differenza di altri Comuni, non è stata presentata nessuna bozza ed i suggerimenti sarebbero dovuti partire da zero. Molti paesi del circondario, infatti, in attesa della CIVIT avevano già approvato una bozza, tra questi Bitonto (centrosinistra), Conversano (centrodestra) e Putignano (centrosinistra).
L’importanza di questo piano, però, ci ha spinto a lavorare per il bene del nostro comune. Infatti, la presenza della corruzione provoca una perdita per tutti i cittadini a favore di pochi. Pensiamo, ad esempio, ad un’azienda che per ottenere sempre commesse dal Comune, corrompa qualche dirigente o politico. Un comportamento che metterebbe fuori gioco tutte le aziende concorrenti,magari anche migliori della impresa ‘compiacente’, con danni che si ripercuoterebbero sia sui dipendenti e sui fornitori, sia sulla comunità che avrebbe un servizio più scadente e certamente più costoso. Da qui, l’importanza di un buon piano anticorruzione. E per i nostri suggerimenti– ci siamo ispirati ai comuni di Ragusa (M5S), Parma (M5S) ma soprattutto la vicina Mola di Bari (centrodestra) che hanno presentato piani molto efficaci a nostro parere.
Tra i nostri suggerimenti diversi punti che riguardano la trasparenza, una delle armi più efficaci contro la corruzione, come l’immediata pubblicazione di tutti gli atti a partire da pochi giorni dall’entrata in vigore di un provvedimento, di un contratto o di una delibera. Tale adempimento rientra tra le responsabilità di ogni dirigente per il proprio ufficio di competenza. Inoltre, sempre i dirigenti, devono redigere dei report semestrali da trasmettere al Responsabile della trasparenza e della prevenzione alla corruzione (nel nostro comune già individuato nella figura del Segretario Generale), il quale deve pubblicare entro un mese sul sito istituzionale il risultato di tale monitoraggio. I report diventano a cadenza mensile nel caso di dipendenti assegnati ad attività a rischio e dovranno segnalare, con tanto di motivazione e proposta di soluzione, eventuali anomalie. Gli eventuali inadempimenti, in relazione alla loro gravità, dovranno essere trasmessi dal Responsabile all’amministrazione, all’OIV e all’autorità nazionale anticorruzione.
Ma tutti coloro che hanno un ruolo importante nell’istituzione (dai dirigenti ai dipendenti, fino ai revisori) devono essere coinvolti, obbligatoriamente, nel piano in base alle loro competenze, formando il personale con corsi appositi e da personale docente qualificato in materia di legalità, etica e responsabilità. Vanno previste, poi, sanzioni per chi non pratica le linee guida. Non mancano poi i suggerimenti sulla sensibilizzazione, con l’istituzione della “Giornata della Trasparenza”, una occasione per informare e cercare di combattere il fenomeno con l’aiuto dei cittadini.
Purtroppo alla consegna del materiale abbiamo appreso che il nostro Comune molto probabilmente non riuscirà a produrre il Piano entro la data di scadenza prestabilita, ma siamo contenti di aver ricontrato approvazione nei confronti delle nostre proposte dal Responsabile alla Trasparenza. Ci auguriamo che tanta sintonia venga poi tradotta nell’effettiva introduzione dei nostri punti nel piano.
Leggi Qui la nostra proposta protocollata (28/01/2014)