Su progetti di tale impatto la partecipazione attiva dei cittadini è prescritta anche dalla legge
Dopo aver appreso dalla stampa di consultazioni tra il sindaco Vitto, l’assessore Giovanni Abbatepaolo e l’assessore regionale Barbanente interveine sulla delicata questione del “Parco dei Trulli”.
Il tema torna di attualità dopo la bocciatura da parte degli uffici tecnici della Regione Puglia. Il tanto discusso Accordo di Programma del 2000 è oramai decaduto ed adesso la palla passa all’Amministrazione comunale, dato che una eventuale edificazione deve seguire l’iter di una variante Prg ordinaria.
In questo senso, sono emblematiche le dichiarazioni dell’assessore Abbatepaolo: “Si aprirà un confronto politico in maggioranza” frase ormai standard della politica di Palazzo.Sarebbe auspicabile coinvolgere i cittadini di Polignano e dei comuni limitrofi così come stabilito dalla legge regionale n. 21 del 2008 della Regione Puglia. Tanto più che c’è già stata mobilitazione per la tutela di quelle aree da parte di comitati, associazioni e movimenti (ricordiamo l’agorà del 5 agosto 2012 in Piazza Aldo Moro a Polignano). Infatti, la legge prevede, in casi come questo, la partecipazione attiva dei cittadini alla progettazione di opere che hanno un impatto sul tessuto urbanistico ed ambientale del paese. Prassi che i nostri amministratori avrebbero potuto imparare partecipando alla Scuola di AltrAmministrazione organizzata dall’associazione Comuni Virtuosi (ma il nostro invito sembra essere caduto nel vuoto). Inoltre a noi sorgono alcune perplessità già avanzate, che purtroppo hanno avuto come risposta l’ennesimo silenzio. Perché per queste strutture non si utilizzano le aree già previste dal PRG senza dover fare una nuova variante? Dov’è la pianificazione a lungo termine di questa Amministrazione? Dove sono il PUG e il piano delle coste? Indipendentemente dall’iter del “Parco dei Trulli” in quella zona ci sono accessi al mare inibiti. Quando si provvederà a ristabilirli? Attendiamo le risposte e continuiamo a tutelare un territorio, come quello di Polignano, che è naturalmente vocato ad un turismo che punta su valori aggiunti quali la bellezza, l’arte, la cultura. Il turismo del futuro selezionerà le mete in base alle motivazioni dell’utenza, ed oggi è sempre più ampia quella fascia consapevole che si muove in cerca di posti civili, belli, incontaminati ed organizzati. Abbiamo delle idee in merito e vorremmo confrontarci.
Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."