Questa rubrica nasce per segnalare, periodicamente, le buone pratiche messe in atto in altri comuni italiani per migliorare la qualità della vita dei cittadini.
Oggi vogliamo porre l'attenzione sull'annosa problematica dei sacchetti di plastica. Ormai siamo abituati a ritrovarceli dappertutto e rappresentano un vero problema ambientale, oltre che essere lo specchio di una società dispendiosa. Spesso, infatti, il sacchetto di plastica non è altro che una forma di imballaggio inutile.
Cosa avviene negli altri Comuni? Semplice, molte Amministrazioni Virtuose ed attente all'ambiente hanno aderito alla campagna nazionale “Mettila in Rete”. Le borsette in rete sono poco ingombranti, facilmente lavabili e trasportabili e si adeguano al contenuto. Insomma, le migliori per fare la spesa. Il retino in cotone è decisamente utile a eliminare quelle odiose bustine di plastica che si trovano non solo nei reparti ortofrutta dei grandi ipermercati ma oramai anche dal fruttivendolo o al banchetto al mercatino rionale. Su queste considerazioni ha preso il via in molti Comuni d'Italia una nuova campagna per ridurre gli imballaggi intermedi. Abbinata a questa iniziativa anche “Sfida all’ultima sporta” sull’onda della recente campagna “Porta la Sporta”. Ogni italiano consuma in un anno almeno 300 sacchetti a testa. Calcolando che il peso medio degli shopper per la spesa alimentare corrisponde a 7 grammi circa, facendo a meno del monouso si risparmierebbe circa 3 kg di plastica. Qualora il Comune di Polignano riuscisse a convincere i maggiori gruppi della Grande Distribuzione Organizzata a mettere a disposizione una soluzione riutilizzabile nel settore ortofrutta, come proponiamo con l'iniziativa “Mettila in rete”, si arriverebbe a ridurre anche questa tipologia di imballaggio che raramente viene riutilizzata. Con un ovvio guadagno, anche in termini economici, per le casse comunali e per tutti i cittadini polignanesi.
Allora, cosa aspetta Polignano a fare goal e metterla in rete?
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