Torniamo sul tema, ma non per riferire le ormai note lamentele dei cittadini non soddisfatti del servizio di raccolta, ma per aiutare questi ultimi, e soprattutto i nostri amministratori, a migliorare la gestione dei rifiuti con una rubrica “Rifiuti Virtuosi”. Questa rubrica nasce per segnalare, periodicamente, le buone pratiche messe in atto in altri comuni italiani per migliorare la qualità della vita dei cittadini.
E la inauguriamo con una proposta che mira a ridurre quello che rappresenta circa un terzo dei rifiuti solidi urbani: i rifiuti organici (tutte le sostanze di origine vegetale o animale). Sono umidi, quindi danno problemi di percolazione nelle discariche, hanno elevati costi per l’incenerimento, possono fermentare e produrre cattivi odori. Quale, dunque,il miglior modo per smaltirli? Facile, trasformarli in una sostanza utile attraverso il processo di compostaggio. Il compostaggio domestico è un processo per ricavare buon terriccio dagli scarti organici della cucina di casa (scarti di frutta, alimenti vari, pose di caffè, thè, ecc...) e del giardino (foglie, fiori, ramaglie e quant'altro c'è di rifiuto vegetale...). Può rivelarsi davvero utile non soltanto per la salute del cittadino, poiché permette di disporre di un fertilizzante organico per concimare l'orto o addirittura il terreno delle piante in vaso, ma anche e soprattutto per l'ambiente poiché si riuscirebbe a smaltire in maniera biologicamente sana i rifiuti che altrimenti andrebbero persi. Ora molti di voi si staranno chiedendo cosa serve per fare il compostaggio? Semplice, una graziosa compostiera. Il compostaggio in molti comuni, come ad esempio Aosta o Capannori, è molto praticato perché agevola l'economia domestica. In questi comuni, infatti, tutti i cittadini che dichiarano di avere una compostiera ottengono uno sconto del 10% sulla tassa dei rifiuti. Tra l'altro, le compostiere vengono consegnate gratuitamente ai cittadini. Peccato però che, quando si parla di buone pratiche, si parla sempre di altri comuni. Sì, perché a Polignano questo sconto si è preferito non applicarlo. Da sempre insistiamo sul discorso della premialità che, a nostro parere, è l'unico modo concreto per indurre il cittadino a differenziare e avrebbe evitato di trovare buste “profumate” in giro per la città.
È tempo che l’Amministrazione comprenda che una corretta gestione dei rifiuti passa dal rendere i cittadini protagonisti. Si tratta di una rivoluzione culturale, che non può tardare ad arrivare!
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