Questa rubrica nasce per segnalare, periodicamente, le buone pratiche messe in atto in altri comuni italiani per migliorare la qualità della vita dei cittadini.
Immaginate una scuola in cui i bambini portano in cartella il “lunch box”: un contenitore in materiale infrangibile con dentro piatti e posate riutilizzabili. E che dopo aver pranzato a scuola, viene riportato a casa, dove sarà lavato e ripulito e il giorno dopo tornerà in cartella. Bene, ora mettete i piedi per terra e pensate che questa scuola esiste davvero. Tutto ciò, infatti, succede a Vicenza, dove dieci scuole primarie hanno aderito al progetto «Zero rifiuti in mensa», promosso dal Comune per abbattere la produzione di rifiuti. I “lunch box” sono stati distribuiti gratuitamente, con le istruzioni per la pulizia, che è molto semplice, sia che venga effettuata a mano o in lavastoviglie. Pensate che oggi nelle mense scolastiche di Polignano si producono annualmente circa 3-4 tonnellate di rifiuti in plastica: circa 35 grammi a persona. Con i soldi risparmiati si potrebbero consegnare gratuitamente i kit agli alunni ma, oltre all'aspetto economico, dobbiamo pensare che ogni anno risparmieremmo 14 tonnellate di petrolio, circa 6.000 kg di emissioni di CO2 e il quantitativo di energia utilizzata per il funzionamento di 60 frigoriferi. Per non parlare della buona pratica del riutilizzo che impartiremmo ai nostri ragazzi, allontanandoli dalla deleteria pratica dell'uso e getta.Insomma, si tratta di una buona pratica che una coscienziosa Amministrazione deve mettere in atto. Anche la megadiscarica Martucci ci ringrazierebbe. E faremmo, così, un favore alla nostra salute ed al nostro ambiente.
Leggi tutte le nostre proposte Qui
Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."