24 giugno 2014


Parco dei Trulli: lo sviluppo del territorio sia trasparente

Per evitare che i costruttori tirino per la giacca gli amministratori comunali, gli Attivisti 5 Stelle di Polignano chiedono trasparenza e coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni da intraprendere. Ne vale del futuro economico di Polignano

Gli Andidero, attraverso una missiva indirizzata al Sindaco Vitto, sollecitano l’approvazione in consiglio comunale della delibera regionale su “Parco dei Trulli”. Una questione che risale all’Accordo di Programma del 2000, oramai decaduto, torna di attualità dopo le prescrizioni della Regione Puglia che ne ridimensionano la volumetria. Adesso la questione torna all’Amministrazione Comunale, chiamata a determinarne le sorti. Di recente, la stessa Amministrazione, rende nota la discussione di maggioranza in corso ed i proponenti dell’opera non perdono occasione per sollecitare l’amministrazione attraverso la stampa. Fino ad oggi, il Sindaco non si è mai espresso chiaramente sulla situazione. Chiara, invece, è la posizione espressa dal Movimento 5 Stelle da almeno un paio di anni: ovvero da quel 5 agosto 2012, quando portammo la discussione su Parco dei Trulli in Piazza Moro con un’agorà.
Non possiamo che ricordare al Sindaco Vitto ed all’Amministrazione che la questione va affrontata solamente dopo aver elaborato una chiara ed efficace pianificazione urbanistica e turistica, che permetta a Polignano uno sviluppo adeguato e sostenibile nei prossimi anni. Questioni delicate e cruciali come queste non vanno discusse nelle segrete stanze, ma alla luce del sole e sotto gli occhi di tutti. Qui, infatti, non si tratta di una semplice ratifica della delibera regionale, ma di un atto politico di cui l’Amministrazione deve farsi carico, assumendosi la responsabilità di bocciare questo accordo di programma risalente a più di 15 anni fa. Le piogge di portata eccezionale di questi giorni ci ricordano come da una inadeguata pianificazione territoriale, dai restringimenti del flusso delle acque lungo il corso delle lame e la continua impermeabilizzazione dei suoli (dovuta ad asfalto e cemento) creano rischi idrogeologici anche in zone come Polignano che potevano ritenersi fino a qualche tempo fa relativamente sicure. Chiediamo nuovamente all’Amministrazione di coinvolgere i cittadini di Polignano e dei comuni limitrofi così come stabilito dalla legge regionale n. 21 del 2008 e di evitare di farsi tirare per le giacchetta da i soliti portatori di interessi, evitando di usare due pesi e due misure in tema di concessioni edilizie. Riproponiamo le stesse domande già poste agli amministratori ma che non hanno ancora ricevuto risposta: perché per l’edificazione di queste strutture non si utilizzano le aree già previste dal PRG senza varianti “ad hoc”? Perché non si chiede il parere ai cittadini, quando si pianificano opere a forte impatto ambientale, urbanistico ed economico? Dove sono il PUG e il piano delle coste? Qual è la visione del Sindaco sulla questione, visto che in questi anni non si è mai espresso in merito, tranne nel 2010 quando era all’opposizione
Ricordiamo, infine, con una celebre citazione che la Terra su cui viviamo non l’abbiamo ereditata dai nostri padri, l’abbiamo presa in prestito dai nostri figli. Pensiamo sia importante evitare la costruzione di megastrutture che mal si integrerebbero nel paesaggio e che possano finanche condizionare le potenzialità inespresse del territorio in termini di sostenibilità ambientale e turismo.

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Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."