“Per capire l’assurda realtà italiana, è necessario mettersi a testa in giù”. Un consiglio, quello di Grillo, che vale tanto per l’Italia quanto per la nostra piccola Polignano.
Infatti, basterebbe aver seguito l’ultimo
consiglio comunale a tema “Nuova disciplina dell’efficacia degli atti di assenso
alla ricerca e coltivazione degli idrocarburi offshore”. Sostanzialmente, il consiglio era chiamato a
deliberare un mero atto politico, un compitino da seconda liceo
praticamente,che esprimesse la contrarietà del Comune di Polignano
all’indiscriminata “caccia agli
idrocarburi” al largo delle nostre coste, sancita dall’ultimo decreto legge
cosiddetto “SbloccaItalia”, approvato
con voto di fiducia, il 29esimo con Renzi (alla faccia della democrazia).
Soprattutto se pensiamo che il Governo cittadino e quello nazionale sposano la
stessa bandiera politica. Strabismo di sinistra? C’è dialogo all’interno del Partito
Democratico? La delibera passa con l’assenso di tutti, eccetto l’unico
esponente di opposizione (astenuto), il consigliere Dino Lamanna, che non
vedevamo in consiglio da un annetto circa, il quale probabilmente non sa che il
suo partito a Roma ha votato contro il decreto di cui sopra. Tra le
dichiarazioni di voto più esilaranti si annovera quella della consigliera
Lofano, la quale, non conoscendo neppure il nome del dottore in ingegneria che
ha redatto gli ultimi atti in tema ambientale per il Comune, pur essendo favorevole
alla delibera in discussione ci tiene a ribadire, da fiera renziana, l’utilità
del santo decreto legge. Per cui si lancia in una filippica, riuscita maluccio,
annaspando che lo Sblocca Italia, dopotutto, mira ad alleggerire la burocrazia
(alle multinazionali?) creata e accumulata negli ultimi vent’anni (ma chi ci ha
governati?) e che i loro parlamentari, stando a Roma, poverini, non conoscono
le esigenze dei territori. Un po’ come ammettere un paio di cose agghiaccianti:
1) denota un non-dialogo all’interno del partito stesso; 2)hanno eletto
parlamentari esclusivamente romani e impossibilitati ad immaginare che, forse,
la ricerca di idrocarburi, le trivellazioni rappresentano non solo una minaccia
all’ambiente e al turismo, ma anche una concezione di produzione di energia
piuttosto superata e limitata?
Tant’è che qualcuno, dalla maggioranza stessa, ha
chiesto che i loro parlamentari venissero a spiegare del loro “Sì”al cosiddetto
“Sblocca Italia”! Magari potrebbe rendere omaggio ai cittadini polignanesi quel
Gero Grassi da Terlizzi con cui alle primarie PD era in ticket, seppur come
“donna immagine” obbligata dalle quote rosa, proprio la consigliera Lofano.
Sempre se abbiano ancora rapporti.
In questa montagna di ipocrisia, si è addirittura
ammessa l’inutilità pratica di questa delibera. Uno spazio di un consiglio
comunale sfruttato come spazio di un comizio politico. Inoltre, si è spesso
parlato di “parlamentari polignanesi” come entità tanto estranee da definirle
“deus ex machina”. È evidente che hanno totalmente ignorato le battaglie in Parlamento
per bloccare il decreto, le manifestazioni in lungo ed in largo per la Puglia e
sicuramente non hanno letto una pagina dei documenti che avevamo consegnato
esattamente un mese prima di questo consiglio.Atti, questi sì, pregnanti e
concreti dove si impegnava la Regione ad approvare una legge sul divieto di
ulteriori prospezioni, ricerche e coltivazioni di idrocarburi liquidi e gassosi
e sulla predisposizione di un piano energetico regionale incentrato sulle risorse
da fonti rinnovabili al fine di garantire la sicurezza degli approvvigionamenti
energetici necessari al proprio fabbisogno. E, inoltre, una mozione per opporsi
concretamente a tutti gli effetti prodotti dal DL 133/2014. Tentativi di contatto
che non hanno avuto mai risposta. Noi (attivisti e portavoce) non siamo mai
lontani! Spesso ignorati dall’Amministrazione Vitto, abbiamo continuato la
nostra attività di proposta, denuncia, informazione e dialogo con la
cittadinanza. Il Sindaco sbandiera fiero di aver relazionato a Roma mesi fa,
dimenticando di esser stato esortato proprio da noi a partecipare. Certo di
aver fatto il possibile dichiara che: “Ce
la faremo, non ce la faremo, questa è una cosa che vedremo. Tutto quello che
potevamo fare lo abbiamo fatto, anche di più”. Un po’ come vincere o
perdere una partita di calcio.
Attivisti M5S Polignano
Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."