17 novembre 2014


Rubrica "Rifiuti Virtuosi": come dire no al sacchetto della spesa


Un bel giorno il sindaco di Sori, in provincia di Genova, prende carta e penna e decide di scrivere a tutti i suoi concittadini. Il 20 agosto scorso viene pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la Legge n. 116 dell’11 agosto, che converte un Decreto Legge di qualche tempo prima. All’interno di questa legge c’è una norma che fa scattare definitivamente, dal 21 agosto scorso, le sanzioni alla commercializzazione e all’utilizzo di sacchetti monouso per la spesa in plastica non biodegradabile e compostabile, già previste dalla legge 28 del 2012. Tale divieto, come spesso avviene nell’Italia dei rinvii e dei silenzi, viene reiterato per oltre due anni, fino a questa legge che mette finalmente la parola fine ad un processo virtuoso iniziato dal basso, grazie ad un movimento che parte dalla campagna nazionale “Porta la sporta”, per la messa al bando delle borse di plastica. La legge prevede multe salate per chi utilizza e commercializza borse fintamente bio, con sanzioni che possono arrivare fino a 25.000 euro in funzione della gravità della trasgressione e delle condizioni del trasgressore, fino ad un massimo di 100.000 euro se la violazione del divieto riguarda quantità ingenti di sacchetti. E qui entra in gioco il piccolo comune di Sori, e la sua Amministrazione. Sanzione sì, ma a valle di un percorso di informazione e sensibilizzazione che parte proprio da una comunicazione capillare su tutto il territorio, rivolta ai cittadini e ai commercianti, perché tutti sappiano e agiscano di conseguenza. Un modo concreto per far la propria parte, rispetto ad un problema gigantesco che solo per l’Europa significa, cifre alla mano, un consumo di oltre 8 miliardi di borse fatte di petrolio… Ogni anno!
Se il Comune di Polignano seguisse l’esempio di Sori, in poco tempo e senza costi per la pubblica amministrazione, faremmo un grande piacere all’ambiente e alle casse comunali (meno rifiuti da smaltire, più risorse risparmiate).


Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."