Nelle scorse settimane, abbiamo affrontato le peculiarità e le relative problematicità della
richiesta di aiuti statali per i danni subiti dalla nevicata di fine 2014 e dei danni all’agricoltura in generale. La situazione, purtroppo, tra burocrazia e mancanza di fondi a livello nazionale non è delle più rosee. È notizia recente, tuttavia, che il
Ministero dell’Agricoltura ha proposto per il 2015 importanti modifiche nel procedimento di gestione dei rischi agricoli. Le polizze di assicurazione agevolata (
art. 68 del Reg. Ce 73/2009) saranno finanziate attraverso due fondi europei: il
Fondo europeo agricolo di garanzia (
FEAGA) ed il
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (
FEASR). Questo, presumibilmente, comporterà maggiori disponibilità finanziarie ma anche innovazioni nelle modalità operative.
Per poter stipulare la polizza con l’Ente assicurativo e, quindi, accedere al contributo sul premio pagato, l’imprenditore agricolo dovrà prima qualificarsi come “
agricoltore attivo” (
art. 9 del Reg. UE 1307/2013), cioè effettivamente
vivere di agricoltura e non esercitarla solo per hobby. Poi dovrà procedere alla redazione di diversi documenti: il
Piano di coltivazione, il
Piano dei rischi aziendale (PRA), il
Piano assicurativo Individuale (PAI). Tutti adempimenti che, quasi certamente, cureranno i
Centri di assistenza agricola (CAA) e non le singole aziende agricole. Ma la messa in moto di questo nuovo sistema, che a primo impatto sembra più complesso del precedente, è propedeutica all’emanazione di altre norme non ancora emanate: il Decreto Ministeriale che disciplina la qualità di “agricoltore attivo” ed il “Piano Colturale Aziendale”, l’adeguamento della normativa del Fondo di Solidarietà Nazionale (
D.Lgs. n.102/04 e s.m.i.), le procedure e modalità per l’erogazione del contributo dal 2015, l’emanazione del Piano Assicurativo Nazionale 2015, il Decreto ministeriale “Prezzi e rese medie Regionali” e le Circolari attuative di AGEA.
Bisogna chiedersi se il Ministero, AGEA e gli altri Enti preposti, saranno in grado di predisporre il tutto per questa annata agraria, perché il rischio è di lasciare agricoltori e CAA in confusione generale, provocando uno stallo che lascerà le aziende scoperte, in balia delle nuove ondate di maltempo.
Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."