Con la presentazione del libro di
Giuseppe Maiellaro, dal titolo “
L’Assemblea Divina”, tutta la cittadinanza ha potuto rendersi conto del
grande cratere a volute apulo di oltre un metro d’altezza, ritrovato a Polignano a Mare nel
1785 grazie agli scavi commissionati dall’allora Vescovo di Polignano, monsignor
Mattia Santoro. Oltre ad essere felici della pregevole pubblicazione, siamo contenti che anche chi prima negava l’esistenza e l’importanza della nostra tesi, sostenuto prima dell’avvio dei lavori di rifacimento di piazza Aldo Moro, si sia ricreduto. Ricordiamo, infatti, che il grande cratere fu ritrovato proprio dove ora si trova la “nuova” piazza, costata ai polignanesi appena
1 milione e 200 mila euro.
Cosa sostenevamo noi allora, oggi condiviso persino dai più scettici? Semplicemente il fatto che vista l’enorme spesa da affrontare, sarebbe stato importante per lo sviluppo della città, riportare alla luce il
Grand Mausoleè nascosto e sepolto sotto il basolato di piazza Moro. Questo avrebbe aperto scenari ed
opportunità turistiche di elevato pregio. Immaginate i
positivi risvolti economici che avremmo avuto per le nostre attività commerciali.
Peccato, però, che allora fummo tacciati come coloro che non volevano le nuova piazza e alcuni studiosi polignanesi furono denigrati e
derisi dalla Giunta Vitto. Alcuni amministratori ebbero il coraggio di dire che sotto la piazza “
non avevano trovato nessun morto”. E questo dice tutto.
Ricordiamo ai lettori che vaso ritrovato fu valutato all’epoca ben
10.000 ducati e acquistato nel 1956 dal
Metropolitan Museum of Art di New York, dove attualmente fa bella mostra all’ingresso della
sezione greco-romana. Poche settimane fa il vaso ha ritrovato le sue origini o meglio, ha rivisto un polignanese dopo anni. A quei tempi, il vaso fu valutato ben 10.000 ducati, praticamente 1/20 del valore dell’intera città ma sicuramente di più del valore di questa Amministrazione che, sorda dei suggerimenti dei cittadini, continua ad governare senza logica e lungimiranza la nostra bella Polignano.
Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."