27 aprile 2015


Vitto o Renzi per me pari sono


Sarà un marchio distintivo del PD o un prerequisito necessario per poter accedere al partito, di sicuro c'è il fatto che la strafottenza è nel DNA del Partito Democratico. Lo dimostrano giornalmente con i loro comportamenti sia il Premier Matteo Renzi che il Sindaco di Polignano Domenico Vitto.
Entrambi ignorano le istanze provenienti dalle minoranze (anche quelle del proprio partito) ed entrambi ignorano le istanze dei cittadini. Sono mesi, anzi anni (dal 2012!), che facciamo proposte e domande a questa Amministrazione che puntualmente vengono ignorate. Eppure si tratta di proposte che dovrebbero apportare benefici ai polignanesi.
Tra le ultime, precisamente il 20 febbraio 2015, depositammo alcune osservazioni puntuali al bando di affidamento del servizio di refezione scolastica. Da allora sono passati più di due mesi ma non abbiamo ricevuto nessuna risposta. Eppure chiedevamo cose lecite e normalissime, tutte nell'interesse dei cittadini e della salute dei nostri figli.
Perché l'Amministrazione Vitto non risponde mai alle nostre proposte e osservazioni? Avranno mica qualcosa da nascondere? Non pretendiamo che siano sempre condivise le nostre idee, ne siamo ben consapevoli, ma una risposta dovrebbe essere segno di cortesia e disponibilità all'ascolto.
Bei tempi quelli quando la coalizione a sostegno di Vitto, nell'ormai lontano 2012, nel suo programma elettorale riportava nella sezione “Trasparenza e Meritocrazia” testuali parole: “Cittadino Amministratore - Mettere in atto tutte le azioni per fare del cittadino il vero amministratore della città. Sarà indispensabile indirizzare ogni scelta per agevolare la partecipazione del cittadino e per metterlo a conoscenza della vita amministrativa”. Parole rimaste morte in un volantino...
D'altronde, ci verrebbe da chiedere, cosa sarebbe la democrazia senza il pungolo costante di una minoranza? Evidentemente al Sindaco Vitto, come anche al Premier Renzi, piace “vincere facile” ovvero governare in una sorta di dittatura dove “o sei con me o ti ignoro e faccio comunque quello che voglio io”.
Caro Sindaco, questo modo di fare è lontano anni luce dalla buona amministrazione che, invece, è un rapporto dialettico (tesi/antitesi=sintesi) in continua evoluzione, in cui le componenti attive della società e la sua Amministrazione si influenzano in positivo, portando verso l'alto la qualità del confronto e dei risultati per tutta la cittadinanza. Sindaco Vitto, cambi il suo modo di amministrare e dia spazio a tutti i cittadini, la gestione del Paese non è solo cosa vostra.


Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."