Il più maestoso e grande
carrubo di Puglia, che imperante dimora in un lembo di terra di Polignano, è stato messo a rischio nell’ultimo consiglio comunale tenutosi a Palazzo di Città a causa di un metanodotto della
SNAM. Un vero e proprio
monumento da salvaguardare (con una circonferenza di 12 metri lineari!) che, però, il centrosinistra che guida il nostro paese ha messo seriamente a repentaglio. Eppure, anche il nuovo percorso previsto per il metanodotto prevedrebbe l’abbattimento di due altri carrubi plurisecolari, anch’essi da preservare.
L’
articolo 7 della legge 10/2013 parla chiaro in tema di sanzioni, anche
fino a 100.000 euro, per chi danneggia alberi monumentali e alberate di pregio. La Giunta Vitto, peraltro, dovrebbe adeguarsi alla normativa che prevede il censimento, l’elenco e l’approvazione di regolamento che puniscano i trasgressori di queste vere e proprie sculture arboree, opere d’arte della natura. Il censimento è interamente finanziato, quindi a
costo zero per l’Amministrazione e gli aspetti tecnici e operativi dell’intera attività di censimento sono in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato.
Il
termine ultimo è il 31 luglio 2015 ed è per questo che abbiamo
protocollato uno schema per rendere il tutto più semplice e veloce, sollecitando la Giunta Vitto a provvedere ai termini previsti dalla legge.
In merito all’elenco degli alberi monumentali d’Italia, il
Portavoce Giuseppe L'Abbate presentò un’interrogazione parlamentare il 14 marzo 2014 per conoscere a che punto fosse l’iter. Il
sottosegretario Castiglione rispose che il
ministro Maurizio Martina avrebbero provveduto ad emanare il decreto che serviva per dare il via alle procedure.
Ora il momento è giunto: invitiamo sia la Giunta Vitto sia tutti i cittadini di buona volontà a
segnalare gli alberi monumentali presenti sul territorio di Polignano. Strano che una Amministrazione di centrosinistra, che si riempie la bocca di parole quali ambiente, paesaggio e bellezza poi, dinanzi ai fatti, rifugga sempre dai propri compiti.
Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."