14 luglio 2015


Il cemento non ti alza di un centimetro


A nove mesi dall’incontro con l’Assessore all’urbanistica Giovanni Abbatepaolo, il parto dell’Amministrazione Vitto non è stato uno dei migliori. Infatti, in base a quanto riportato dal settimanale Fax, nell’ultimo consiglio comunale sono state poste le basi per una prossima colata di cemento. Eppure l’Assessore Abbatepaolo ci aveva assicurato che avrebbe compilato il questionario per il censimento del cemento che consegnammo direttamente nelle sue mani. Sono ormai tre anni che chiediamo all’Amministrazione Vitto di aderire alla campagna di obbedienza civile ‘Salviamo il paesaggio’ ma, fino ad oggi, non siamo stati mai ascoltati. L’unica volta che avevano dato segni di apertura, prontamente hanno smentito con i fatti le loro stesse parole. Peccato perché un comune come Polignano non ha bisogno di colate di cemento per favorire questo o quell’altro personaggio ma, al contrario, ha bisogno di una programmazione seria. Sono anni che chiediamo di adottare, una volta per tutte, il PUG ma anche da questo punto di vista l’Amministrazione fa orecchie da mercante.
A Polignano ormai siamo alla follia. Le politiche scellerate delle amministrazioni di destra e sinistra che si sono alternate negli anni, hanno cementificato in maniera indiscriminata senza tener conto dell’orografia del territorio, tanto da essere costretti ora a costruire una lama artificiale per raccogliere le acque ed evitare allagamenti. Tutto ciò sventrando definitivamente uno splendido aranceto storico di Polignano. Chiaro esempio di come gli interessi privati prevaricano sopra ogni cosa, senza rispettare il bene comune.

[…] Il territorio è una risorsa limitata, da preservare ed utilizzare con “parsimonia e razionalità”, senza che la difesa ambientale venga vista come “un impoverimento allo sviluppo”. Bensì tutto il contrario. Occorre affermare con forza che parchi, riserve naturali e zone protette sono un autentico servizio pubblico per la collettività e per le stesse popolazioni interessate. Favoriscono l’agricoltura e le attività compatibili, favoriscono il turismo di soggiorno, escursionistico, culturale e sociale che è l’unico che coi suoi effetti diretti e indiretti arreca benefici duraturi all’economia locale, a differenza del «turismo» di possesso e di lottizzazione che privatizza il territorio, impiega saltuariamente poca manodopera e distrugge la stessa materia prima del turismo che è la magnificenza della natura. E Polignano con la sua naturale magnificenza procura un’emozione che corrobora ed esalta lo spirito e aiuta a vivere.[…]”.

Questo era quello che avevamo scritto in una lettera nove mesi fa al Sindaco Vitto. Noi ci crediamo ancora, loro – è oramai evidente – no.


Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."