21 agosto 2015


I mapponi parcheggiati attendono una nuova sistemazione


Che fine hanno fatto gli storici (ben 181 anni d’età!) “mapponi” in carparo di via San Vito? A chiederlo ufficialmente a Palazzo di Città sono stati gli Attivisti M5S di Polignano a cui gli uffici comunali hanno fatto pervenire risposta a ridosso del ferragosto.
I mapponi rimossi dai parapetti in pietra presente sul ponte n. 1 sulla via San Vito durante i lavori di adeguamento ed estendimento della Pista Ciclabile (POR FESR 2007-2013 Asse V Reti e collegamenti per la mobilità) sono attualmente stoccatidichiara l’ing. Giuseppe Stamapresso il deposito della ditta subappaltatrice Hibro Hibroj. Gli stessi mapponi erano disposti, come detto, su parapetti pieni in pietra: tali parapetti sono stati sostituiti da muretti a secco in pietra le cui modalità costruttive non consentono la sovrapposizione dei mapponi ai nuovi muretti a secco (costruttivamente diversi rispetto a quelli pieni in pietra). Per tale motivazione si sta dunque – conclude Stama – valutando la possibilità di riposizionare detti elementi lapidei sulla stessa via San Vito in altra posizione”.
Insomma, a nulla sembrano esser valse le osservazioni rilasciate nel febbraio 2014 dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Bari secondo cui, infatti, “le demolizioni dei muretti a secco preesistenti dovranno essere ridotte al minimo indispensabile, il ripristino dei muretti a secco precedentemente demoliti dovrà essere effettuato seguendo le tecniche costruttive tradizionali e quindi evitando l’uso di qualsiasi legante, rispettando la disomogeneità della pezzatura delle pietre che dovranno essere di recupero e/o di provenienza locale”. E, inoltre, “laddove è prevista la realizzazione di solette a sbalzo, le stesse dovranno presentare tutte le parti a vista rivestite in pietra locale a pezzatura variabile e disomogenea”. A scriverlo la responsabile del procedimento, l’Arch. Lucia Patrizia Caliandro.
Disposizioni che non sembrano esser state prese in considerazione durante i lavori di rifacimento della pista ciclabile e, peraltro, sugli stessi mapponi sembra valere lo stesso ragionamento fatto per i lecci di piazza Moro ovvero ‘poi vedremo, poi capiremo’: e oggi ci ritroviamo con tutti quegli alberi praticamente morti. Mancano visione e programmazione. Non ci resta che portare l’attuale situazione a conoscenza della Soprintendenza per chiederle se sono stati rispettate, a suo parere, le osservazioni dettate più di un anno e mezzo fa al Comune di Polignano. Nel frattempo, abbiamo presentato un nuovo accesso agli atti a Palazzo di Città per conoscere il numero esatto dei mapponi attualmente parcheggiati nel deposito della ditta subappaltatrice.


Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."