Dopo 3 mesi dalla loro strana “scomparsa” e dalla denuncia partita da semplici cittadini spinti dal proprio senso civico e, dopodiché, raccolta da noi che chiedevano che fine avessero fatto, sono finalmente ricomparsi i mapponi in carparo di via San Vito. Rimossi dai parapetti in pietra sul primo ponte a causa dei lavori di adeguamento ed estendimento della pista ciclabile, dopo il nostro primo accesso civico, si è venuti a conoscenza che erano stati “parcheggiati” nel deposito della ditta subappaltatrice, in attesa di destinazione. Nella risposta ricevuta, l’ing. Stama aveva dichiarato che “avendo sostituito i parapetti con muretti a secco in pietra le cui modalità costruttive non consentono la sovrapposizione dei mapponi, si sta valutando la possibilità di riposizionare questi elementi lapidei sulla stessa via San Vito in altra posizione”.
FAX - 26.09.2016 |
In definitiva, a vincere sono stati i cittadini, a vincere è stata la storia di ben 181 anni d’età che i mapponi raccontano. Esprimiamo soddisfazione sebbene continuiamo a ritenere l’opera, nel merito, uno spreco immane ed incredibile di denaro pubblico nonché rimaniamo in attesa di conoscere il numero esatto di mapponi tolti e poi riposizionati, come da nostro ultimo accesso civico. In qualsiasi caso, questo episodio è la dimostrazione che, se i cittadini si attivano e si fanno sentire, le cose cambiano concretamente. Per dirla con Giorgio Gaber, insomma, ‘perché un uomo solo che grida il suo no, è un pazzo. Milioni di uomini che gridano lo stesso no, avrebbero la possibilità di cambiare veramente il mondo’. A piccoli passi cambierà anche Polignano e il modo di gestire la cosa pubblica nel nostro Comune.
FAX - 10.10.2015 |
Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."