Dopo Basilicata, Molise, Marche e Sardegna anche la Puglia delibera la propria adesione al referendum contro le trivellazioni nei mari italiani fortemente volute dal Governo Renzi. E se nei prossimi giorni si attendono le annunciate adesioni di Sicilia, Abruzzo, Veneto e Campania, la prossima scadenza è fissata per il 30 settembre quando i quesiti, approvati dalle Regioni, saranno presentati presso gli uffici della Corte di Cassazione. Un risultato che per noi è il frutto di una campagna d’informazione durata oltre due anni e che ha toccato le spiagge dal Gargano al Salento con il tour “Giù le mani dal nostro mare”. Ma se tutta l’assise regionale compatta ha votato “sì” al referendum, non sono mancati i dissidi ed i sospetti che partono addirittura dalla Basilicata dove, il segretario regionale dei Radicali Maurizio Bolognetti, già ospite a Polignano per la presentazione del suo libro, e alcuni movimenti anti-trivelle come “Mo’ Basta” sono convinti che, nella foga referendaria, ci sia qualcuno, da qualche parte, che sta agendo non in perfetta buona fede.
E proprio per mettere di fronte alle proprie responsabilità il Presidente Michele Emiliano, i consiglieri regionali M5S hanno caldeggiato l’inserimento di un ordine del giorno con cui impegnare la giunta ad una campagna di comunicazione sul tema subito dopo l’ok della Consulta: richiesta prontamente respinta nella riunione dei capigruppo.
Si tratta dell’ennesima riprova che questa iniziativa referendaria, una volta nelle mani di Emiliano e compagni, rischia di divenire soltanto uno specchietto per le allodole. I cittadini sono stati chiari: il futuro dell’economia dei nostri territori mal si concilia con le trivelle volute da Renzi. Emiliano farà davvero e concretamente tutto ciò che è nei suoi doveri per contrastare il PD pro trivelle o ingaggerà la solita sceneggiata di partito?! Noi vigileremo e manterremo il fiato sul collo a tutela dei pugliesi e del loro futuro lavorativo.
Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."