Nonostante le innumerevoli richieste e le interpellanze tenutesi in Aula a Montecitorio, il Presidente della Repubblica Mattarella ha firmato il decreto che stabilisce la data del referendum sulle trivellazioni al 17 aprile prossimo. Una scelta, quella del Governo Renzi, che non fa altro che sottolineare l’immenso timore di sconfitta del PD nazionale nonostante le trivellazioni non interessino neppure, per ovvie ragioni geografiche, tutte le regioni italiane.
Il Quirinale, così come lo stesso ministro Alfano, si sono nascosti dietro la mancanza di una legge per non fissare l’election day in concomitanza con le elezioni amministrative, causando un buco di bilancio nelle casse dello Stato italiano pari a 300 milioni di euro.
BLU - 20.02.2016 |
Oramai è evidente a tutti l’intento di Matteo Renzi di boicottare un referendum contro quello Sblocca Italia votato dagli stessi parlamentari della maggioranza guidata dal PD. Noi faremo la nostra parte e invitiamo sin da ora i cittadini polignanesi ad informarsi ed informare sul quesito al centro del referendum. Purtroppo, però, al contrario di ciò che ha affermato qualche politicante locale, questo appuntamento fondamentale per inviare un messaggio forte e chiaro antitrivellazioni al Governo centrale, non servirà assolutamente a bloccare l’iter procedurale di rilascio dei permessi al largo della nostra Polignano.
La speranza è che accada ciò avvenuto alle Tremiti, dove la Petroceltic finita all’interno di una interrogazione parlamentare dei portavoce Giuseppe L’Abbate ed Emanuele Scagliusi, ha rinunciato alle concessioni perché non più convenienti.
Attendiamo di comprendere, infine, il parere dell’Amministrazione Vitto a guida PD con un Partito Democratico sempre più bipolare: da un lato pro-triv, dall’altro anti-triv all’evenienza. Il nostro Sindaco cosa intende fare oltre i selfie?!
Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."