1) Il referendum servirà? Avrà effetti concreti? Molti tecnici e scienziati sostengono che non servirà a nulla. C'è chi sostiene che "Limitare la durata delle concessioni di quattro sfigati pozzi non cambierà nulla nella politica energetica nazionale"...
Raggiungendo il quorum e votando “SI”, il popolo italiano cancellerà la norma che oggi consente alle società petrolifere che attualmente estraggono gas e petrolio entro le 12 miglia marine dalle coste italiane, di continuare a farlo fino ad esaurimento del giacimento. Questo vuol dire che se si vuole vincolare le estrazioni alla scadenza delle concessioni in corso, occorre votare “Sì” al referendum. Inoltre, questo rappresenta per gli italiani uno strumento per poter dare una chiara e precisa indicazione al Governo Renzi verso una politica energetica nazionale (attualmente assente) incentrata sulle fonti rinnovabili e non su quelle fossili.
Raggiungendo il quorum e votando “SI”, il popolo italiano cancellerà la norma che oggi consente alle società petrolifere che attualmente estraggono gas e petrolio entro le 12 miglia marine dalle coste italiane, di continuare a farlo fino ad esaurimento del giacimento. Questo vuol dire che se si vuole vincolare le estrazioni alla scadenza delle concessioni in corso, occorre votare “Sì” al referendum. Inoltre, questo rappresenta per gli italiani uno strumento per poter dare una chiara e precisa indicazione al Governo Renzi verso una politica energetica nazionale (attualmente assente) incentrata sulle fonti rinnovabili e non su quelle fossili.
2) Parliamo del carrubo. Quali sono stati gli effetti anche dei vostri interventi?
Con le interrogazioni parlamentari e regionali abbiamo contribuito ad accendere i riflettori su un caso sottovalutato dall’Amministrazione comunale che sembra difendere “la bellezza” solo a chiacchiere. Anche grazie alla determinazione dei proprietari, speriamo vivamente che la Regione (allertata e in accordo con la nostra posizione) ed il Comune non combinino un altro pasticcio e che il carrubo millenario venga preservato, dal momento che rappresenta una ricchezza dal punto di vista storico/culturale e quindi anche turistico del nostro paese. Ma i politici del PD che amministrano la nostra Polignano questo l’hanno capito?
LA VOCE DEL PAESE - 07.04.2016 |
3) La questione mafia si è sgonfiata. Quindi, il seguito di quelle intercettazioni qual è? Avete approfondito per comprendere se effettivamente i Parisi hanno messo i tentacoli sulla città?
Dalle indagini è emerso che le ormai note intercettazioni risalgono a circa tre anni fa, quindi tocca agli inquirenti (non di certo a noi) comprendere quali sviluppi abbiano avuto le infiltrazioni mafiose sul nostro territorio. Affermare che la questione mafia si sia sgonfiata ci sembra piuttosto superficiale e approssimativo, nonché letteralmente preoccupante per il futuro della nostra comunità. Auspichiamo che le opposizioni rispettino gli impegni presi chiedendo un consiglio comunale monotematico sulla questione. Sarà l’occasione giusta per il Sindaco Vitto per fare finalmente chiarezza su quali misure intenda mettere in atto per contrastare le infiltrazioni del clan Parisi sul nostro territorio e per rispondere agli importanti rilievi della Corte dei Conti, visto che il tempo stringe. Nel frattempo, ribadiamo la nostra piena fiducia nelle forze dell’ordine.
4) Ieri Emiliano si è opposto alla direzione del PD, prendendo le distanze da Renzi, anche sulla questione trivelle e referendum. E' stato un atto di coraggio e di coerenza? O chiedete pure a lui di lasciare il PD come state chiedendo di fare a livello locale?
Il referendum del 17 aprile è stato richiesto da 9 regioni di cui 7 a guida PD per abrogare una norma scritta dal Governo targato PD. Il PD contro il PD. È la solita farsa delle correnti interne, i soliti giochi di potere alle spalle dei cittadini, che costeranno circa 300 milioni alle tasche degli italiani, visto il mancato accorpamento con le amministrative escogitato da Renzi per fare uno sgarro ai promotori del referendum. Il PD coinvolto nello scandalo “trivellopoli” è schierato palesemente dalla parte delle lobby petrolifere (scandalo Guidi) e dei poteri forti (Banca Etruria, ecc): quindi chiunque ne fa parte sia a livello locale che nazionale rischia di divenire complice di tutto quello sta succedendo.
Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."