Gent.mo Direttore,
chiediamo cortesemente spazio sul Vs. settimanale per poter mettere al corrente i vostri lettori dell’ultimo concorso illegittimo varato dall’Amministrazione Vitto dato che, non per colpa nostra, non è stato possibile farlo. Cogliamo l’occasione, inoltre, per rispondere al Segretario del PD Domenico Scagliusi che, chissà secondo quale logica ancora al vaglio dei migliori conoscitori della mente umana, è stato in grado di replicare ad un articolo che non è mai stato pubblicato (misteri della psicologia!).
Veniamo al dunque. Il 28 aprile 2016 abbiamo inviato una lettera all’attenzione del Sindaco e del Dirigente Nico Vitto per informarli del fatto che il concorso indetto per l’assunzione a tempo determinato di un “Istruttore Direttivo Tecnico-Responsabile rilascio autorizzazioni paesaggistiche” è illegittimo perché non pubblicizzato sulla Gazzetta Ufficiale.
Pertanto, abbiamo provveduto ad avvertire la Procura della Repubblica ed invitato il Sindaco a ritirare il concorso. Martedì 3 maggio 2016 abbiamo ricevuto una risposta da parte del Sindaco e del Dirigente responsabile del procedimento, che chiosava: “Non insiste alcun obbligo di pubblicazione sulla G.U. dei concorsi a tempo determinato (diversamente da quanto previsto nei concorsi a tempo indeterminato)”.
LA VOCE DEL PAESE - 20.05.2016 |
Dobbiamo essere sinceri, non ci saremmo aspettati una risposta così imbarazzante. Ci piacerebbe sapere quali sono le fonti di tale affermazione, dato che tutta la legislazione in essere dice esattamente il contrario. Non amiamo vestire i panni dei maestri ma siamo costretti a fare un breve excursus del quadro normativo di riferimento per far capire a tutti i polignanesi la mediocrità dell’Amministrazione che guida la nostra Polignano.
La norma che contiene il riferimento alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale è il D.P.R. n. 487 del 1994, il quale si conforma ai dettami costituzionali sui principi di uguaglianza e parità di accesso agli uffici pubblici e al buon andamento e imparzialità della pubblica amministrazione e a quanto disposto sulla legge quadro sul pubblico impiego (legge n. 165 del 2001) che prevede espressamente “adeguata pubblicità” per le procedure di reclutamento. Dal combinato disposto dei commi 1 e 1-bis del DPR 487/1994 risulta infatti un obbligo, anche per gli enti locali, di pubblicazione in G.U. che può essere assolto anche attraverso la pubblicazione non del bando integrale, ma di un avviso di concorso. Ovviamente ciò riguarda sia le assunzioni a tempo determinato che quelle a tempo indeterminato, in quanto seguono le stesse regole.
Sul tema si è espressa in modo concorde la giurisprudenza. Su questo aspetto, ci limitiamo a segnalare la sentenza del Tar Emilia Romagna, sez. I, Bologna, n. 145 del 22 febbraio 2013, la quale ha ritenuto illegittimo un bando di concorso indetto dal Comune di Bologna e non pubblicato nella Gazzetta Ufficiale e quella recentissima del Consiglio di Stato, Sez. V, 21/01/2016 n. 227.
È alquanto increscioso vedere un segretario di partito di maggioranza arrampicarsi sugli specchi in cerca di una difesa che fa acqua da tutte le parti anche perché non supportata da nessun riferimento di legge. Ma ancora più increscioso è vedere un Sindaco che ha bisogno di scudi per potersi difendere. Evidentemente le urla della campagna elettorale lo avranno reso afono. Una cosa è certa, tutti i giovani polignanesi sono stati traditi da Vitto & Co. dato che avevano creduto in un cambiamento e, invece, si sono ritrovati la solita solfa alla faccia della meritocrazia, della trasparenza e della competenza. E adesso vadano nelle piazze a spiegarlo ai polignanesi.
Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."