"Egregio Direttore,
Le chiediamo gentilmente spazio sul Suo giornale per replicare all’articolo pubblicato a pagina 2, nell’edizione dell’8 luglio scorso intitolato: “Facciamo i conti ai nostri Parlamentari”.
Innanzitutto ci preme rassicurare i cittadini polignanesi ed italiani sul rischio di espulsione da lei prospettato. Il M5S espelle i deputati che non rispettano i patti presi con i cittadini in campagna elettorale, non a casaccio. Come abbiamo avuto modo di spiegare più volte, le rendicontazioni avvengono con cadenza trimestrale (a volte bimestrale). Ad oggi, l’ultima restituzione con la quale si sono raggiunti oltre 17,5 milioni di euro, è avvenuta a seguito della rendicontazione fatta fino al 29 febbraio scorso. Tuttavia, chi tra deputati e senatori 5 Stelle (perché lo ricordiamo, restituisce solo il M5S) si è voluto portare avanti con le rendicontazioni (circa una trentina tra deputati e senatori) ha potuto farlo in attesa del prossimo “Restitution day” entro il quale tutti i deputati ed i senatori 5 Stelle avranno rendicontato i mesi di marzo, aprile e maggio. Pertanto, sottolineando ancora una volta la nostra perfetta sintonia con le promesse fatte ai cittadini in campagna elettorale e con tutti gli altri deputati e senatori, le facciamo sapere sin da ora che saremo felicissimi di utilizzare lo spazio messo a disposizione dal suo giornale per comunicare la data della prossima restituzione, non appena definita.
Per cominciare, il suo articolo indicava in € 8.500 l’indennità (stipendio) ricevuta da Scagliusi per il mese di febbraio scorso. Tuttavia, questo è assolutamente privo di qualsiasi fondamento. Come è stato sempre detto e fatto, i deputati ed i senatori del M5S si tagliano lo stipendio fino ad arrivare a € 5.000 lordi che, nel caso di Scagliusi, diventano circa € 3.000 netti al mese (in funzione delle tasse comunali e regionali applicate dove vive ciascun parlamentare). Infatti, l’indennità percepita da Scagliusi non è la somma delle due cifre scritte sulla scheda di Scagliusi, tutt’altro. Su tirendiconto.it, relativamente a febbraio 2016 (consultabile online da chiunque) è indicato che Scagliusi anziché percepire € 5.246 netti, cioè quanto intascano tutti i deputati degli altri partiti, ha percepito € 3.276 euro di indennità, restituendo così circa 1.970 euro della sua indennità ai cittadini italiani, in particolare alle piccole e medie imprese.
In merito ai rimborsi, innanzitutto ricordiamo che al momento vengono distribuiti in maniera forfettaria dalla Camera dei Deputati, almeno fino a quando non saremo noi al Governo del Paese. Servono per coprire le spese sostenute dal deputato ed includono: vitto e alloggio a Roma, spese legate all’assunzione del collaboratore parlamentare, spese telefoniche, spese legate alla consultazioni di basi di dati, spese di trasporto legate sia agli spostamenti a Roma che a quelli legati all’esercizio di delegato OSCE (di cui Scagliusi è membro) e a tutto quello che comprende l’esercizio del mandato di un parlamentare.
Ebbene, su un totale forfettario di 8.391 euro di rimborsi ricevuti a febbraio, di cui fanno parte anche 1.200 euro di spese telefoniche che vengono versate una volta all’anno (che quindi per correttezza andrebbero spalmati su 12 mesi e non solo su febbraio) Scagliusi ha restituito 1.433 euro arrivando ad una restituzione totale, per il mese di febbraio 2016, di oltre 3.400 euro. Restituzione che, nel computo generale, per Scagliusi ammonta a circa 147.000 euro. Ad oggi i 5 Stelle sono stati gli unici parlamentari a restituire soldi di cui, anche nella nostra Polignano, hanno potuto beneficiare piccoli e medi imprenditori attingendo al fondo dove vengono versate le somme eccedenti: invitiamo anche i politici polignanesi a far la loro parte, comunicando loro ancora una volta l’IBAN per facilitargli il compito IT61Z0100003245348018369300.
LA VOCE DEL PAESE - 15.07.2016 |
Non capiamo dove lei (o chi per lei) abbia letto 400 euro di spese telefoniche visto che la scheda di Scagliusi, sempre sullo stesso sito, indica che a febbraio il deputato ha speso circa 157 euro (per una fattura bimestrale che include 2 SIM, una personale ed una per il collaboratore a circa 40 euro al mese cadauna, vista la necessità di avere profili tariffari inclusivi delle chiamate UE ed extra UE per i contatti con le ambasciate ed i consolati all’estero). Sottolineiamo, infine, che le spese di trasporto, oltre ad includere eventuali viaggi con auto a noleggio (proprio per risparmiare) in giro per l’Italia ad incontrare i cittadini o per partecipare ad incontri tematici, in alcuni mesi includono anche rimborsi spese di viaggio (anche intercontinentali) effettuati in qualità di delegato OSCE.
Caro Direttore, di certo non siamo stati noi a creare il clima di totale rancore e confusione che regna sovrano in Italia nei confronti della classe politica. Piuttosto la colpa andrebbe ricercata nella gestione scellerata e inconcludente proprio della classe politica che si è spalleggiata da destra a sinistra negli ultimi venti anni. Siamo tuttavia d’accordo con lei quando dice che “i problemi della politica siano altri”. Ma riteniamo che in un periodo di difficoltà simile per le famiglie e le imprese italiane, i politici debbano dare un segnale, anche e soprattutto per rendersi di nuovo credibili agli occhi dei cittadini e riavvicinarli alle istituzioni. A tal proposito, siamo convinti che per i cittadini sarebbe molto più interessante parlare di quanto l’Italia sprechi per il capriccio dell’Air Force Renzi, un giocattolino fortemente voluto dal premier che costerà 40.000 euro al giorno ed è già costato 175 milioni di euro di soldi pubblici o, per esempio, per rimanere sul locale, fare le pulci ai computi metrici preventivi e consuntivi dei lavori pubblici eseguiti nel nostro paese o ai concorsi che continuano ad essere espletati in maniera quantomeno irregolare se non illecita, nonostante le vacue promesse da campagna elettorale. Al direttore, la scelta editoriale".
Emanuele Scagliusi
Giuseppe L'Abbate
Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."