"In tutta Italia c’è il bisogno di una ventata di novità. Un cambiamento necessario dopo anni di immobilismo della politica. Una politica che non ha ridotto di un centesimo i propri vitalizi ma che non ci ha pensato due volte a votare la legge Fornero che ha creato poveri e la nuova categoria, dapprima sconosciuta, degli esodati. Da pensionato non posso lamentarmi, nonostante raccolga oggi poco, ma mi preoccupa questa crisi senza fine che rende difficile a tantissimi l’arrivare a fine mese. Io la mia vita l’ho fatta, ma le nuove generazioni?! Come possono sperare di farcela con una politica che è sempre la stessa ovvero quella che li ha resi poveri e con una grande incognita sul loro futuro?!
Proprio chi si appresta a votare per la prima volta, chi ha appena compiuto 18 anni, è chi sta subendo più scottature. Quando avevamo la loro età, noi avevamo già imparato un mestiere, mentre oggi sono costretti a star dietro le parole dei politicanti di turno che gli promettono un posto di lavoro ma che si rivelano sempre promesse vane. Proprio loro, che sono quelli che sono stati presi più in giro, dovrebbero cogliere l’occasione per cambiare le cose e magari mettersi in gioco in prima persona perché solamente facendo sentire la propria voce e dimenticandosi una volta per tutte dei ricatti dei politicanti, possono sperare in un futuro nel nostro Paese. Altrimenti, come sempre più spesso dicono alla tv parlando delle statistiche, saranno costretti ad emigrare all’estero in paesi più civili e evoluti del nostro dove furbo non è sinonimo di intelligente e dove i diritti vengono rispettati e non calpestati se non sei amico del potente di turno.
BLU - 02.12.2016 |
Quando nella mia vita ho avuto bisogno di documenti o di ottenere una risposta da Palazzo di Città mi sono sempre trovato davanti un muro di gomma: zero ascolto, zero possibilità di capire cosa accadeva. Ora con il M5S finalmente si aprono le istituzioni come una “scatoletta di tonno”: è accaduto in Parlamento, è accaduto ovunque abbiano preso spazio e presto accadrà anche nella nostra Polignano, come mi auguro. Oggi finalmente veniamo a conoscenza di tanti scandali e tante cose che prima venivano sottaciute e tenute nascoste. Quello di cui credo la gente sia stufa e cerchi seriamente un cambiamento è l’usanza, tutta nostrana, dei piccoli favoritismi. Oramai i cittadini vivono nel limbo del favore: se non hai un favore non ottieni nulla e, magari, per fare il favore all’amico del Palazzo, chi amministra finisce per compromettere la normale esistenza di una persona tranquilla per i fatti suoi.
A livello comunale, da 20-30 anni vediamo sempre le stesse facce. Abbiamo politici che hanno fatto assessori con la cosiddetta “destra” e con la cosiddetta “sinistra” e che non mollano mai la propria poltrona nonché intere “famiglie politiche” che si muovono in funzione della convenienza e del vento del momento. Nel M5S, invece, ho trovato una politica di uguaglianza, dove posso dire la mia e viene ascoltata non come nei partiti dove gli iscritti e gli elettori servono solo per i loro interessi.
Quello che serve, però, è un cambiamento che non deve essere di facciata. Non serve un cambiamento da foglia di fico, da specchietto per le allodole per farci abboccare e poi continuare nella solita vecchia politica di chi sta nelle retrovie. È il caso di Renzi a cui bisogna rispondere con un doveroso “no” alle sue riforme che sono la ciliegina sulla torta della pessima politica degli ultimi 30 anni.
BLU - 02.12.2016 |
In conclusione, di che cambiamento ha bisogno Polignano? In funzione dello sviluppo turistico, ha bisogno di attenzione al cittadino polignanese. Se sta bene chi ci abita, starà bene anche il turista. Ha bisogno di un nuovo modo di pensare la viabilità e la mobilità non congestionando il centro, dove il nodo cruciale ovviamente sono i parcheggi. Quello che serve, poi, è dire “stop ai soprusi”, uguaglianza per tutti dalle grandi alle piccole cose che permettano finalmente di credere alla frase “la legge è uguale per tutti”."
Cosimo Spinelli, pensionato classe ’38 e Attivista M5S