Spesso pervengono ai Comandi di Polizia Municipale dei comuni pugliesi segnalazioni e richieste di intervento per cure veterinarie ad animali randagi, dai cani ai gatti, talvolta volpi e volatili, feriti o malati. La legge rimanderebbe la competenza ai Comuni, i quali, tramite le ASL, dovrebbero erogare prestazioni mediche, ma non entra nello specifico, generando confusione e differenze tra le specie di animali, pertanto il M5S in Regione ha interrogato Emiliano per definire meglio le competenze.
Sappiamo bene che spesso la cura dei randagi è nelle mani di instancabili volontari che si trovano ad accudire e a pagare di tasca propria le cure dei randagi, che siano essi malati o feriti o abbandonati.
Dalla legge n. 12/1995 “Interventi per la tutela degli animali d’affezione e prevenzione del randagismo” e la Legge regionale n. 13/1989 “Norme concernenti la materia Veterinaria” se ne deduce che l’obbligo dei Comuni è di assicurare assistenza veterinaria agli animali, tramite le ASL, esclusivamente per quanto riguarda le malattie infettive ed infestive e non a qualunque patologia (come malattie tumorali, fratture ossee, lesioni ecc.).
FAX - 28.01.2017 |
Riteniamo però doveroso assicurare le cure necessarie agli animali feriti (cani, gatti, volpi, ecc.) e per questo abbiamo fatto depositare un'interrogazione all’assessore alla Sanità, Michele Emiliano, per sapere quali siano, in maniera inequivocabile, le patologie per le quali i Comuni sono obbligati ad assicurare, a proprie spese, le cure sanitarie agli animali d’affezione randagi nonché quali modalità debbano essere osservate stante il dispositivo della legge che rimanda alle ASL l’esercizio delle funzioni di competenza comunale nonostante l’indisponibilità di ambulatori pubblici nel rispetto del benessere animale: tale indeterminatezza, infatti, può determinare atteggiamenti omissivi o, al contrario, far sostenere ai singoli enti spese non di competenza, comportando un danno erariale. Inoltre chiediamo siano gli ulteriori eventuali obblighi gravanti sui Comuni a tutela di altri animali malati e/o feriti che non siano specie protette e quali siano le modalità con cui deve essere eventualmente assicurata l’assistenza veterinaria ai gatti, essendo invece previsti per i cani i canili sanitari. Certi della sensibilità del Presidente-Assessore, attendiamo delucidazioni a beneficio di tutta la comunità pugliese.
Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."