Un’opera attesa più di vent’anni e che per chissà quanto altro tempo rimarrà lì sospesa, con residenti ed esercenti costretti a scaricare i reflui nelle fosse Imhoff (nel migliore dei casi) e con circa due milioni di euro andati, in pratica, sprecati. È la fogna di San Vito, la cui assenza comporta a cittadini e commercianti un forte aggravio dei costi e non permette ai turisti di poter usufruire neppure di un bagno pubblico in una località turistica come quella dove si erge, spettacolare nella sua maestosità ad archi, l’Abbazia dei Benedettini da cui prende il nome. E pensare che per la sua realizzazione, incompleta, si è soprasseduto anche su reperti storici ritenuti, dalla Soprintendenza, di “non particolare importanza” ma che ora abbiamo perso per sempre nonostante non si sia quagliato nulla per la fogna.
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| BLU - 04.03.2017 |
Abbiamo chiesto all’Amministrazione Vitto i certificati di collaudo e ci hanno comunicato che i lavori di costruzione dell’impianto fognario sono sospesi dal 27 aprile 2016, praticamente da quasi un anno, per non meglio specificati ‘problemi tecnici’. A questo punto, abbiamo chiesto di specificare quali fossero e ci è stato risposto che ci sono infiltrazioni nelle condotte di acque marine, per cui al momento le opere non possono essere riprese né sono collaudabili.
Eppure una soluzione all’orizzonte pare profilarsi, nonostante l’immobilismo di chi si trova oggi alla guida del paese. Da ciò che ci risulta, infatti, l’Acquedotto Pugliese sarebbe disponibile a prendersi l’incarico di ultimare i lavori in breve tempo. Che cosa stiamo aspettando, dunque? I cittadini di San Vito pagano le stesse tasse degli altri polignanesi e devono avere gli stessi servizi. Qui parliamo di una incredibile ed incresciosa situazione creata dai politici che siedono al Comune da 20 anni e che si reputano competenti. Ma è questa la competenza di cui si vantano?
Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."
