Sono bastati i primi fine settimana a dare un’idea di quello che potrebbe essere lo scenario della prossima estate per l’Ospedale San Giacomo di Monopoli: pronto soccorso preso d’assalto e file infinite. Una situazione che i nostri consiglieri Mario Conca e Antonella Laricchia hanno portato all’attenzione della Giunta regionale di Michele Emiliano per chiedere di trovare una soluzione alle “condizioni estremamente critiche” in cui versa il nosocomio monopolitano a causa della sovra-gestione a cui è costretto da politiche poco lungimiranti.
La struttura non è in grado allo stato attuale di garantire i livelli minimi di assistenza, mettendo a rischio la sicurezza di lavoratori e pazienti. Una condizione imputabile alla carenza di personale e destinata ad aggravarsi con la riconversione in Presidio Territoriale d’Assistenza (PTA) dell’Umberto I di Fasano e l’arrivo della stagione estiva, quando la popolazione in queste zone aumenterà notevolmente. Peraltro, è stato firmato un accordo tra le due Asl (Bari e Brindisi) che prevede il trasporto dei pazienti di Fasano a Monopoli, includendo di fatto un altro bacino di utenza molto vasto con ulteriore aggravio della situazione esistente.
BLU - 06.05.2017 |
Vogliamo sapere se siano state studiate soluzioni concrete per garantire l’effettiva tutela della salute dei cittadini, che di certo non possono aspettare i tempi di realizzazione del nuovo ospedale di Monopoli-Fasano. Vogliamo sapere inoltre se il personale in esubero, a seguito della chiusura dell’Ospedale di Conversano, sia stato trasferito in altre strutture o possa essere destinato ad implementare la dotazione organica del San Giacomo.
La nostra proposta, intanto, del Centro Infermieristico Comunale mira proprio a realizzare per Polignano un punto di riferimento che vada ad integrare il servizio sanitario nazionale e che porterà il vantaggio di snellire gli accessi con codice bianco al pronto soccorso di Monopoli, gestendo ciò che è possibile sul nostro territorio.
Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."