“Si vogliono bene”. Mai titolo fu più indovinato e mai titolo sbagliò, però, così tanto gli interlocutori. Permetteteci di sottolineare che frasi come “sono in linea con quanto detto dai miei colleghi”, ripetute a iosa durante il faccia a faccia su Canale7, non sono uscite dalla nostra bocca. A pronunciarle sono state i nostri avversari che, tra pacche sulle gambe e ammiccamenti, non hanno fatto altro che ricordare a tutti gli elettori la loro storia comune. I “tretre”, infatti, vengono tutti dalla stessa “famiglia” e durante il confronto sembravano “c’eravamo tanto amati”. La loro “battaglia” riguarda solamente una “turnazione di poltrone”: e a dirlo non siamo noi o il gruppo di candidati e attivisti 5 Stelle di Polignano, ma lo stesso “innovattivo” che nel suo comizio di apertura ha candidamente ammesso di “non poter mica stare lì nel PD ad aspettare il proprio turno dopo 15 mesi da dirigente provinciale senza aver avuto neppure una convocazione a Bari”. I polignanesi potranno scegliere loro o preferire di fare la storia di questo paese, votando l’unica vera alternativa per cambiare in meglio la nostra comunità.
BLU - 06.06.2017 |
Una alternativa che preferisce sempre parlare di proposte e fatti anche perché siamo gli unici ad avere un programma completo di idee concrete da realizzare nei prossimi 5 anni a Polignano. Diversamente da chi ha preferito roboanti trovate elettorali dispendiose e inutili, da chi propina l’ovvio, da chi non va oltre lo specchiarsi nelle cose già fatte senza dire cosa intende fare dal 2017 al 2022.
Ma nelle ultime settimane non potevamo non ricordare ai nostri concittadini anche le prese per i fondelli che abbiamo tutti dovuto sopportare in questi 5 anni. A partire dalla raccolta dei rifiuti che doveva “premiare i virtuosi”: lo abbiamo fatto con un video che ha interdetto così tanto il Sindaco da esternare la sua contrarietà alla bruciante realtà dei fatti durante il faccia a faccia televisivo, dove ci è stata negata la controreplica. Magari avreste avuto quelle scintille di cui lamentate la mancanza ma che vediamo nelle nostre accuse su cose concrete: dalle promesse mancate agli artigiani nonostante l’accordo siglato durante la campagna elettorale 2012 dallo stesso Vitto; dai concorsi che dovevano essere trasparenti ma che ci hanno spinto addirittura a tre esposti per illiceità e per cui abbiamo presentato la nostra proposta per renderli meritocratici e senza ombre; al depuratore dove ancora si vantano di collaborazioni con l’Amministrazione Romani di Monopoli che, invece, non li ha mai incontrati in questi anni. E per finire, non possiamo sottolineare come abbiamo dovuto alzare necessariamente i toni con una Giunta che pensa che il paese sia di sua proprietà, che se ne infischia delle leggi e che vuol prendere per i fondelli gli elettori, ricordandosi dei cittadini solo a poche settimane dal voto organizzando convegni di presentazione di opere pubbliche che sono dei polignanesi e non loro. Si vorranno bene tra loro, ma di certo noi non gli vogliamo bene politicamente parlando. Noi vogliamo bene solamente ai polignanesi.
Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."