“Trovo aleatoria la richiesta di consiglio comunale monotematico sull’allarme sicurezza che, alla luce dei ripetuti incontri avuti dal Sindaco con il Prefetto, dai pareri delle varie Forze dell’Ordine e da quanto riferito anche dalle associazioni produttive della nostra città che, a più riprese hanno escluso la presenza di forme di delinquenza organizzata nella nostra cittadina, appare pretestuosa, fuorviante e genera inutile apprensione tra i cittadini”. A dichiararlo in un’intervista è il Presidente del Consiglio Franco De Donato (PD).
Da quando furono espresse queste parole in riferimento alla richiesta della consigliera Maria La Ghezza (M5S) di convocare un consiglio comunale monotematico sul pericolo di infiltrazioni malavitose sul territorio cittadino sono stati resi noti i risultati della mastodontica operazione “Shefi” condotta dalla DIA (Direzione Investigativa Antimafia) che ha portato alla misura cautelare nei confronti di 43 persone responsabili, a vario titolo, del reato di traffico internazionale di ingentissimi quantitativi di sostanze stupefacenti. L’intenso asse Albania-Italia ha portato la stampa a titolare “mare di droga”.
Insomma, solo gli esponenti dell’Amministrazione Vitto sembrano non essersi accorti di ciò che rischia di accadere sul nostro territorio. Non si comprende poi cosa spinga a derubricare come ‘pretestuosa’ una richiesta di confronto tra le forze politiche, nella massima assise cittadina, per comprendere quali azioni si stiano mettendo in atto per contrastare il pericolo della criminalità. Il nostro obiettivo è sempre quello di tutelare i polignanesi, i loro interessi imprenditoriali nonché la loro sicurezza e tranquillità. Continuare con il ‘va tutto bene, Madama la Marchesa’ significa lasciare il campo libero alla malavita che, inondando di droga il nostro paese, rischia di infognare i nostri giovani rovinandone il futuro.
Escludendo l’operazione “Shefi”, sono stati arrestati per droga ben 3 polignanesi. Non solo hashish ma anche eroina e cocaina sembrano inondare il territorio polignanese. Al contempo, le recenti scarcerazioni “eccellenti”, gli arresti dei big e, soprattutto, l’ascesa dei nipoti e pronipoti dei vecchi boss hanno inevitabilmente portato a ridisegnare la “mappa criminale” della città di Bari: vengono siglate nuove alleanze che mirano all’occupazione dei nuovi territori. Le indagini fanno emergere che il clan Parisi avrebbe allungato le mani su Polignano.
Quando nel febbraio 2016 i deputati Giuseppe L’Abbate ed Emanuele Scagliusi (M5S) sottolinearono i timori di un pericolo per la nostra cittadina, alla luce delle inequivocabili intercettazioni della malavita rese note dalle Forze dell’Ordine, furono minacciati di querela dal Primo Cittadino. Oggi, riteniamo che non sussista alcun pretesto per rinviare o, peggio ancora, evitare di discutere pubblicamente della questione.
Con la nostra formale richiesta di convocazione del consiglio comunale monotematico, depositata oramai più di un mese fa per una seconda volta e sottoscritta anche da Forza Italia e Forza Polignano, ho voluto sollevare il tema e porre tutte le forze politiche dinanzi ad un pericolo che non si può più ignorare. Anche chi amministra è chiamato a dare risposte ai cittadini e agli imprenditori, non solo le Forze dell’Ordine: altrimenti quale futuro vogliamo insegnare alle giovani generazioni? Le abbandoniamo al rischio della malavita e della droga?
Ci auguriamo che il consiglio venga convocato nel più breve tempo possibile e sia l’occasione per confrontarsi sulle misure più adatte da mettere in campo a 360 gradi.
Confidiamo nella sensibilità di tutti.
BLU - 30.03.2018 |
FAX - 31.03.2018 |
VDP - 30.03.2018 |
Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."