Installati
nel lontano luglio 2013, i famigerati “cubi” o, per meglio definirli, chioschi
polifunzionali per informazioni turistiche, dopo ben 5 anni fanno ancora discutere
e parlare di sé. Costati ben 40.000 euro e realizzati su un progetto donato
dall’associazione PINOLAB vincitrice di “Principi Attivi 2010” furono
installati in prossimità della statua di Domenico Modugno e del ponte che
collega Largo Ardito con la zona del Museo Pino Pascali (quest’ultimo per poi
essere spostato a Largo Marco Polo). Nonostante un ulteriore loro restauro
effettuato nell’estate 2016, è di qualche giorno fa la decisione di un
“intervento di restauro artistico”. “Allo
stato attuale – si legge nella
determina della dirigente Ingrassia – risultano
deteriorati, pericolosi all’uso e indecorosi quindi necessitano di interventi
di manutenzione e di restyling, ad iniziare da quello nei pressi della statua
di Domenico Modugno”. Si è
scelto, pertanto, di coinvolgere l’artista locale Vitantonio Colavitti per
valorizzare esteticamente il chiosco: l’opera di restyling si intitola “19mc di
roccia” e richiama l’opera di Pino Pascali “25mq di mare”. Per un costo pari a
3.750 euro. “Davvero è incredibile come
qualcosa nato male possa continuare a drenare soldi alle casse pubbliche – dichiara la consigliera comunale Maria La
Ghezza (M5S) – Proprio come nel caso
della pista ciclabile, i polignanesi sono costretti per i cubi informativi a
sborsare soldi su soldi. Il nostro auspicio è che questa valorizzazione
artistica (fortunatamente di un artista locale e ciò ci fa piacere) sia
definitiva e renda accettabile e fruibile un chiosco su cui, negli anni, sono
piovute le critiche di tantissimi concittadini. Del resto, quando si gestisce
un paese in assenza di una visione e di una strategia chiara, si è costretti a
mettere toppe su toppe che non risolvono mai i problemi”.
Il segreto di Pulcinella
6 anni fa