Da lunedì 7 gennaio anche le
mense scolastiche di Bari hanno messo al bando la plastica monouso. Tutti i 5.300 studenti utilizzeranno solo posate, piatti e bicchieri che possono essere smaltiti insieme alla frazione umida dei rifiuti. Per giunta, le posate non sono più fornite in un sacchetto trasparente ma sfuse, per utilizzare durante i pasti solo quelle effettivamente necessarie. Un cambiamento che eviterà l’uso di oltre 600mila buste di plastica l’anno.
L’iniziativa è eco-compatibile anche dal punto di vista del trasporto: il servizio di refezione scolastica è infatti garantito da mezzi di categoria Euro 6 che riducono al massimo le immissioni di inquinanti nell’atmosfera. Il prossimo passaggio sarà l’eliminazione delle bottiglie di plastica per passare alle brocche d’acqua.
E Polignano? Da noi questa iniziativa, riferita alle mense scolastiche, era già pervenuta ad opera dei due nostri portavoce
Giuseppe L’Abbate ed
Emanuele Scagliusi. Nel dicembre 2014, infatti, attraverso l’Associazione Polignano R-Evolution
avevano suggerito di eliminare piatti, forchette e bicchieri di plastica per sostituirli con la cosiddetta “lunch box”.
Polignano avrebbe potuto risparmiare ben
4 tonnellate l’anno da conferire in discarica, in quanto trattasi di materiale non riciclabile. Un risparmio economico che si sarebbe riversato sulle famiglie polignanesi che avrebbero abbattuto il costo della retta per i propri figli. Allora anche il prof. Vernì, dirigente dell’Istituto Alberghiero, aveva accolto positivamente la proposta, rilanciando la possibilità di collaborazioni future con la Polignano R-Evolution. Purtroppo l’Amministrazione non ha mai sposato l’idea né allora, né oggi. Solo una timida apertura a parole da parte dell’ex vicesindaco Mimmo Lomelo, giusto per la cronaca. Eppure, basterebbe che il Sindaco Vitto, Presidente ANCI Puglia, si faccia una chiacchierata sul tema con l’amico Sindaco Decaro, Presidente ANCI nazionale.
Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."