27 luglio 2019


Treni regionali: per Polignano meno corse e più disagi


Dopo dicembre scorso, ancora una volta Polignano penalizzata sui treni regionali. Da un giorno all’altro, senza alcun preavviso per l’utenza, è entrato in vigore il nuovo orario estivo con diminuzione delle corse e treni super affollati.

La nostra portavoce Antonella Laricchia ha già invitato l’ “ignaro” assessore ai trasporti Giannini a darsi una mossa. Mentre noi aspettiamo sempre notizie dal Sindaco Vitto: i pendolari sono stati oggettivamente penalizzati negli ultimi due anni e, in tutta onestà, sono stufi del solito andazzo di chi crea il problema e poi dà il contentino, spacciandolo per successo. Serve un ripensamento del trasporto pubblico locale. Il Ministero dei Trasporti mette i soldi ma le strategie regionali vanno riviste. Ed è nel ruolo del Presidente ANCI Puglia fare pressioni sulla Regione: eppure, invitato nelle commissioni per esprimere pareri su leggi importanti per il territorio, spesso risulta assente e, addirittura, non indica neppure un sostituto.

L’orario estivo regionale è stato comunicato come necessario per venire incontro ai turisti. Ma non può essere penalizzato chi ogni giorno raggiunge Bari per lavoro. Con i nuovi orari spariscono numerose corse mentre non sono state inviate neppure le opportune comunicazioni agli utenti: né le notifiche per quelli registrati sulla App né un semplice avviso in stazione. Il risultato sono attese infinite, convogli stracolmi e passeggeri sempre più disorientati e confusi. Eppure chi fa una scelta ecologica, sicura e moderna come quella di utilizzare il treno per gli spostamenti andrebbe incentivato, garantendogli sicurezza e certezza delle corse e non un continuo cambio di orari su cui non si trova mai una quadra. A Polignano, si sono registrati fortissimi disagi in soli due giorni: turisti e pendolari sono rimasti a terra. Sono stata subissata dalle chiamate: immagino lo sia stato anche il Sindaco Vitto, da cui attendiamo risposte e fatti concreti oltre i selfie e le chiacchiere. Quella a cui stiamo assistendo è l’ennesima brutta pagina di immagine per il nostro paese che vuol definirsi turistico.

Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."